Sono undici le persone che rischiano di essere rinviate a giudizio per presunti maltrattamenti ad anziani ospiti della casa di riposo ‘L’Alveare’ di Torchiagina di Assisi. Le accuse a vario titolo vanno dalle percosse, al sequestro di persona. L’udienza preliminare, svoltasi il 22 novembre a Perugia dinanzi al giudice di Perugia, Valerio D’Andria, ha visto quattro tredici pazienti che sarebbero stati picchiati, vessati e maltrattati da alcuni operatori della casa di cura costituirsi parte civile . I quattro sono pronti a chiedere dei mega-risarcimenti, che però verranno quantificati nelle prossime udienze, visto che il processo è stato rinviato al prossimo aprile.
L’inchiesta sui maltrattamenti ad anziani – ricorda Umbria24 – era partita da un esposto anonimo in cui venivano denunciate le gravi violenze a cui venivano sottoposti gli anziani e la struttura era finita al centro di un’indagine del Nas per presunti gravi maltrattamenti sui pazienti, persone deboli, in molti casi malati psichici. La comunità, riconosciuta dalla Regione, è stata posta sotto sequestro pur rimanendo attiva con personale e dirigenti diversi.
Secondo il pubblico ministero Michele Adragna i pazienti sarebbero stati lasciati “senza pasti”, presi a “calci, pugni e bastonate”. Alcuni, secondo le accuse, sono stati “costretti a lavarsi i denti nelle fontane esterne dei giardini”, mentre un altro paziente sarebbe stato costretto “a stare in piedi con la fronte contro il muro per punizione senza nemmeno potersi appoggiare al tavolo”.
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