C’è un talento assisano che illumina Londra e non solo: lei è la lighting designer Martina Alagna, che dopo un diploma al liceo scientifico Principe di Napoli di Assisi e una laurea in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Perugia ha lavorato per due anni in Australia per poi gettarsi nel master di Lighting Design & LED Technology al Politecnico di Milano. Dopo la formazione sono iniziati tre mesi di stage, Martina Alagna ha svolto il colloquio con uno dei migliori studi al mondo di design della luce, Nulty Lighting di Londra, per cui ora lavora con un contratto a tempo indeterminato. “Mi ha sempre affascinato la luce come mezzo comunicativo dal teatro prima, con esperienze in Australia, al campo architettonico e del design poi, con la specializzazione, e l’attuale esperienza londinese – spiega Alagna al Corriere dell’Umbria – e oggi lo studio per cui lavoro collabora con architetti e interior designer da tutto il mondo per fornire soluzioni creative e innovative”.
In estrema sintesi, il lighting design è nato con la nascita del LED, prima di questo la luce veniva apprezzata quasi esclusivamente come elemento decorativo grazie al magnifico design del prodotto degli anni 60 ad esempio e poco si riferiva alla funzionalità; le normative vigenti oggi si sono sviluppate e delineate con la tecnologia LED appunto, tramite calcoli matematici e software oggi la luce si misura e di gestisce al dettaglio. La figura del lighting designer in campo architettonico è una figura complessa che unisce creatività e funzionalità, si occupa degli spazi interni come uffici, ristoranti, hotels, centri commerciale e negozi di alta moda come negli esterni nell’ambito urbano per migliorare la sicurezza sociale, contenere i consumi elettrici ma anche a fini spettacolari, per meglio valorizzare monumenti e facciate di palazzi storici.
Tra i lavori di lighting design di Nulty Lighting, appunto lo studio per cui lavora Martina Alagna, la Royal Albert Hall, Selfridges (il ben conosciuto centro commerciale di lusso inglese), la catena di centri benessere di Harrods, l’aeroporto Islandese di Keflavik, parte della nuova metropolitana di Londra, il negozio della Nike all’interno dell’ Old Trafford, l’ufficio di Google a Parigi. Ma come si trova una giovane assisana, dotata di laurea, master e ora di un lavoro appassionante, nella città di Londra? “Dopo il tirocinio – spiega Alagna – il direttore di Nulty, mi ha offerto di proseguire la mia esperienza lavorativa con loro ed ho accettato senza esitare”. Improbabile che, vacanze a parte, Martina torni presto in Italia: “Londra è caotica e stressante, ci si deve immediatamente abituare a correre senza tregua e competere con gente da tutto il mondo se si vuole sopravvivere in questa Città. In Italia ancora si parla poco di light design; solo a Milano ci sono realtà interessanti”.
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