Da Assisi alla Silicon Valley, grazie al liceo linguistico Sesto Properzio e a una laurea in scienze della comunicazione indirizzo aziendale con una tesi sul marketing delle etichette discografiche indipendenti. Lui è Mattia Alagna che oggi, complice un viaggio in California nel 2009, dopo aver lavorato per YouTube e Whatsapp, è in TuneIn a San Francisco, azienda leader nelle piattaforme streaming di contenuti “talk” (news, radio, podcast, e audiolibri digitali).
Non solo: Mattia Alagna ha una sua band e un’etichetta discografica con cui produce una ventina di album l’anno. Ironia della sorte, per un 37enne che ha la mamma americana, è stata la perfetta conoscenza dell’italiano. Da sempre assiduo collezionista di dischi e super appassionato di musica, in particolare metal e punk molto sperimentali e delle tipologie più estreme e meno commerciali, subito dopo la laurea Mattia ha, per passione, iniziato a scrivere anche per varie testate musicali italiane tra cui Metalitalia.com (per cui ha intervistato importanti band underground) e Rumore di Milano, diretta allora ancora da Claudio Sorge, per cui ha creato una rubrica mensile personale con intera pagina della rivista dedicata, sulla scena musicale underground di San Francisco.
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La scelta della laurea, in un’Umbria morsa dalla crisi economica e per un’economia locale poco propensa a investire in comunicazioni e tecnologia, non ha però inizialmente premiato Mattia, fin quando nel 2009 non arrivò in California. “Fu amore a prima vista – racconta al Corriere dell’Umbria, che per primo ha riportato la storia – negozi di dischi sterminati pieni zeppi di roba introvabile e a prezzi irrisori rispetto all’Italia, concerti quasi tutti i giorni, tonnellate di band metal e non solo. Nel giro di un mese ho lasciato l’Umbria, già nel 2010 collaboravo per underground CVLT Nation di Los Angeles, ora stanziato a Vancouver in Canada (oggi raggiunge picchi di 100.000 lettori al giorno da tutto il mondo) ho fondato due band durature e tutt’ora in attività con cui ho registrato 5 dischi e fatto anche svariati tour tra cui uno Europeo nel 2016. Nel 2012 ho fondato una label discografica dedicata alla pubblicazione di album su formati fisici ma analogici soltanto (vinile e cassetta), e in formato digitale tramite distribuzione sulle piattaforme streaming più diffuse. La label dal 2012 ad oggi è cresciuta del 800% più o meno e ora distribuisce 20-25 uscite l’anno in tutto il mondo”. Mattia spiega che ovviamente non è stata solo la musica a trattenerlo, ma anche “lo sviluppatissimo substrato sociale, tecnologico, culturale, artistico, nonché il clima sempre soleggiato, e la natura mozzafiato”. Ci sono poi motivazioni di ordine economico: non solo con Silicon Valley le opportunità di lavoro sono amplissime, ma “in America – spiega Mattia Alagna gli stipendi sono sino a 5-6 volte quelli Italiani e permettono uno stile di vita radicalmente diverso”. Fondamentale per il percorso di Mattia, oltre la perfetta conoscenza dell’italiano, le esperienze in colossi come YouTube (dove ha curato la monetizzazione di video virali provenienti dall’Italia tramite la piattaforma AdSense): “È stato un anno di repentina e fondamentale formazione in cui ho imparato tantissimo in un lasso di tempo irrisorio, praticamente diventando un professionista nel campo dei media digitali streaming da zero”, confessa Mattia, che nel curriculum vanta anche un lavoro da label manager nel distributore di musica digitale INgrooves a San Francisco e in WhatsApp, il sistema di messaggistica di proprietà di Facebook).
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