In arrivo pilomat in via Frate Elia e in via San Francesco, nuova misura di sicurezza per la piazza della Basilica che però fa tornare d’attualità anche un’altra questione: di chi è la Piazza di San Francesco?
“Per motivi legati alla sicurezza e all’antiterrorismo – spiega Franco Matarangolo, consigliere del Pd, alla Nazione Umbria – c’è la volontà, su indirizzo del Prefetto, di installare i pilomat agli ingressi della piazza di San Francesco, all’altezza di via Frate Elia e di via San Francesco, per regolamentare l’acceso. Quello che non capisco è perché la ‘Scia’, la Segnalazione certificata di inizio attività, per tale realizzazione sia stata presentata dal Sacro Convento che, a mio avviso, non ha titolo non essendo proprietario della piazza”.
Per Matarangolo, premesso che “bisogna essere grati a tutti i Padri custodi e ai loro confratelli, bisogna però evitare che la zona di San Francesco diventi uno “spazio privato” con accessi e spazi per i visitatori tutti all’interno del complesso basilicale. Nel caso dei pilomat sulla Piazza di San Francesco, “le aree adiacenti a una strada pubblica si presumono di proprietà pubblica, fatta salva la prova contraria, idonea a dimostrare il carattere privato di questi spazi. Ora, con la Scia per l’installazione dei pilomat – conclude Matarangolo – la questione torna pressante perché a mio avviso c’è il rischio che i frati possano regolamentare gli accessi, come fosse cosa propria mentre, secondo il codice civile, il proprietario della superfice della piazza è anche proprietario dei locali sottostanti.
Silenzio, per ora, dal Sacro Convento.
Foto Rlaak/Wikipedia
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