Nel corso di un normale posto di controllo, intorno alla mezzanotte ad Assisi nei pressi dello svincolo per la SS 75, gli agenti della volante del Commissariato della Polizia di Stato di Assisi fermavano un’autovettura utilitaria condotta da un ventiduenne assisano in compagnia di un moldavo 23enne di Bastia Umbra.
I due, durante il controllo, apparivano subito nervosi e alle domande degli agenti sul motivo della loro presenza in giro a quell’ora della notte, non erano in grado di addurre motivazioni credibili, giustificandosi in maniera discordante. Dagli accertamenti effettuati entrambi risultavano essere già noti alle forze dell’ordine.
A quel punto gli agenti della Polizia di Stato di Assisi decidevano di sottoporli a perquisizione personale e di estendere il controllo anche all’autovettura.
All’interno dell’auto, nascosto in un borsello occultato tra i sedili anteriori, veniva rinvenuto un coltello a serramanico mentre nella tasca portaoggetti di una portiera erano occultati un paio di guanti in pelle ed uno scalda collo nero di quelli utilizzabili tipo passamontagna a coprire il viso fin sotto gli occhi. Il conducente dell’autovettura rivendicando la proprietà di quanto rinvenuto si giustificava dicendo che il coltello era stato utilizzato nel corso di una battuta di pesca e lasciato per dimenticanza all’interno dell’auto così come i guanti e il passamontagna che, secondo il racconto, sarebbero rimasti lì dall’ultimo inverno. Le giustificazioni non sono servite ad evitargli la denuncia per il possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
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