Il Comune corre ai ripari per la zona del cimitero di Assisi capoluogo, una discarica a cielo aperto in cui saranno installate telecamere per evitare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, ma anche atti vandalici e furti che più volte hanno interessato il cimitero alle porte di Assisi. In tema di rifiuti, però, la maleducazione è imperante, anche colpa dell’assenza di cestini e secchioni in zone assai frequentate della città.
Questo non giustifica “opere” come quella che, lunedì pomeriggio (ma anche martedì sera), era possibile ammirare in via del Torrione, a pochi metri dalla Cattedrale di San Rufino, dove ignoti turisti hanno lasciato, “appeso” dietro un cartello, un pannolino sporco. Non va meglio nella zona davanti alla Cattedrale: un solo cestino, sempre strapieno, con rifiuti abbandonati anche sopra le centraline Enel o sulle scale (cosa, questa, che avviene in tutta la città). Poco tempo fa l’amministrazione aveva annunciato l’addio a tutti i cassonetti nei luoghi panoramici e l’obiettivo di far diventare il centro storico di Assisi una comunità rifiuti zero, rendendolo più bello esteticamente. Se la differenziata per i cittadini funziona, per i turisti sembra non esserci speranza, complice anche il fatto che al momento, in tutta Assisi, ci sono solo piccoli cestini, insufficienti però ad accogliere la spazzatura di migliaia di turisti al giorno, senza dimenticare che – eliminati i cestini dei rifiuti dalle zone panoramiche – ci si ritrova con il paradosso di file di bidoni nelle vicinanze dell’uscita di sicurezza del Metastasio o di fronte al secondo ingresso del Monte Frumentario, un luogo dove spesso ci sono eventi culturali. A mesi dall’annuncio, inoltre, non sono ancora arrivati i cassonetti per permettere anche ai turisti di differenziare i rifiuti. (Continua dopo il video)
Dove il Comune ed Ecocave non arrivano, ci pensano le associazioni: il Movimento dello Sconforto Generale ha passato il sabato dopo Pasqua appena fuori Assisi, 500 metri appena fuori dall’arco che va in direzione Ponte Grande. “È stata una pulizia ad ‘alta quota’. Ci siamo calati con corde e imbragature e con dei secchi tireremo su i rifiuti accatastati li da anni e anni. Segnalati in più occasioni ovviamente a chi di dovere …ma come sempre nulla di fatto! Chilometri di ripida discesa completamente ricoperti di rifiuti – dice Alex Trabalza, presidente del Movimento – c’erano materassi, reti, tv, paraurti, secchi, batterie, sacchi di spazzatura mista, vestiti, borse, computer, gomme insomma veramente pieno di tutto. E regionale? Provinciale? Comunale? Di certo è assolutamente vergognoso! E’ una delle discariche più grandi individuate, forse la più grande».”. Ancora prima, il MDSG Sterpeto proprio dove passa l’acquedotto di Nocera, anche lì trovando cumuli di spazzatura.
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