Che fine ha fatto la riqualificazione dei beni culturali di Assisi, nello specifico del Teatro Metastasio, di Palazzo Vallemani e della Rocca Maggiore? Ventisei mesi fa la Regione aveva spedito ad Assisi 1.4 milioni di euro per attrattori culturali, in particolare (come già emerso) 1 milione e 400 mila euro di fondi per il progetto “Tre passi nella cultura di Assisi” inerente la valorizzazione di questi tre importanti contenitori culturali, ma da allora non se ne è saputo più nulla.
E così i consiglieri Antonio Lunghi ed Ivano Bocchini (Uniti per Assisi) hanno presentato un’interrogazione per capire i tempi e le modalità di realizzazione della riqualificazione dei beni culturali di Assisi. Nel bilancio di previsione 2019 sono in particolare previsti 400.000 euro per la valorizzazione spazi espositivi della Rocca Maggiore integrata con le attività culturali del Teatro Metastasio (contributo della Fondazione Caripg), poco più di 600.000 euro per la riqualificazione di Palazzo Vallemani, Metastasio e Rocca Maggiore e un altro milione di contributo regionale per l’adeguamento del Metastasio.
“Interventi però – segnalano i due consiglieri di minoranza – presenti già nei piano delle opere Pubbliche dei Bilanci 2017, 2018, con importi differenti e precisamente 144.000 euro per la riqualificazione interna ed esterna della Rocca Maggiore (con annesso percorso di disabili), 200.000 euro per la riqualificazione interna ed esterna Rocca Maggiore (contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia), altri 200.000 euro per allestimento museale Rocca Maggiore di Assisi Contributo Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e 1.4 milioni di euro per Tre Passi nella cultura- Nel 2018 invece i fondi erano di 400.000 euro per la riqualificazione esterna ed interna – valorizzazione spazi espositivi della Rocca Maggiore integrata con le attività culturali del Teatro Metastasio (Fondazione), 650.000 euro per Tre passi nella cuiltura e un milione per il Metastasio”.
Uniti per Assisi ricorda inoltre che la Regione si è impegnata a finanziare due interventi a seguito del contenzioso aperto con la vicenda Puc. Assisi, esclusa, fece ricorso e il Tar annullò la delibera regionale perché “la procedura volta all’individuazione dei programmi urbani complessi 2 si sia svolta in assenza di idonei criteri di selezione’”. Il Comune vinse anche contro il Consiglio di Stato ma, “per senso di responsabilità”, invece che per l’annullamento ha optato per un accordo transattivo che prevedeva il finanziamento degli interventi di cui sopra richiamati”. Di queste opere, la prima (400.000 euro per il torrente Tescio) è stato finanziato, “mentre a oggi non è chiaro se il finanziamento per la riqualificazione del Teatro Metastasio sarà onorato”, e per questo Lunghi e Bocchini chiedono di capire “Quando partiranno i lavori di riqualificazione dei tre spazi culturali della città di Assisi e se l’importo di € 1.000.000 riportato nel Bilancio di previsione corrisponde ad uno effettivo stanziamento da parte della Regione dell’Umbria invece dei € 2.500.000 stabiliti nell’accordo transattivo”.
Intanto, sempre a proposito di riqualificazione dei beni culturali di Assisi, alla Basilica di San Francesco arrivano tre milioni e mezzo di euro (finanziamento del Ministero dei beni culturali) e parte la procedura aperta per l’affidamento dell’appalto per la ristrutturazione per l’utilizzo dei locali ipogei sottostanti la piazza Inferiore, da adibire a centro convegni e accoglienza pellegrini, spazi funzionali per la cultura e la didattica.
I fondi dovrebbero permettere il miglioramento delle prestazioni acustiche della sala convegni e del sistema audio, il miglioramento della finitura delle poltrone della sala convegni e relativi accessori, l’acquisto di finiture e materiali per interni, il miglioramento dell’impianto idrico-sanitario e termico e la building automation (il controllo ‘intelligente’ di un edificio, in modo autonomo e automatico). Le nuove strutture saranno destinate – spiega Padre Enzo Fortunato – alla catechesi dei pellegrini prima di accedere in Basilica, per facilitarne l’affluenza e la comprensione del luogo che si apprestano a visitare. Dopo il bando, i lavori dovrebbero concludersi entro un paio d’anni.
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