È finito ai domiciliari un uomo di 49 anni residente nel comprensorio assisano-bastiolo e già noto alle forze dell’ordine, che è stato rintracciato dai carabinieri dopo aver derubato un supermercato aggredendo il direttore. L’uomo guidava inoltre, senza patente, una macchina intestata a una persona deceduta. Non sarebbe inoltre nuovo ad azioni del genere.
Secondo la ricostruzione dei militari di Bastia Umbra, dipendenti dalla compagnia di Assisi agli ordini del tenente colonnello Marco Vetrulli e aiutati dalla collaborazione dei cittadini che hanno assistito ai fatti, l’uomo, munito di mascherina e guanti, si era recato in un supermercato della zona. Qui aveva messo nel carrello alcuni generi alimentari nascondendo, tuttavia, molta altra merce all’interno degli indumenti che indossava.
Una volta arrivato alla cassa, il quarantanovenne è stato invitato a poggiare tutta la merce abilmente nascosta e, dopo aver tentato di scusarsi, avuto il sentore che il personale dell’esercizio commerciale stesse chiamando i Carabinieri, ha aggredito con calci e pugni il direttore del supermercato. Il direttore è caduto pesantemente a terra, mentre il ladro si è poi dato a repentina fuga nelle vie di Bastia Umbra circostanti. Le immediate e tempestive ricerche dei militari della stazione bastiola, allertati dalla chiamata d’emergenza, hanno permesso di rintracciare l’uomo, che nel frattempo si era disfatto della merce rubata, non molto lontano dal teatro dei fatti, a bordo di un’autovettura intestata ad una persona deceduta ormai da tempo. Gli accertamenti dei militari hanno permesso, inoltre, di appurare che l’uomo era anche sprovvisto di patente di guida.
Nei giorni successivi l’Autorità Giudiziaria, immediatamente portata a conoscenza dei fatti e degli accertamenti svolti, ritenuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, nonché la necessità di esigenze cautelari ed il concreto pericolo di reiterazione del reato, emetteva ordinanza di custodia domiciliare a carico dell’uomo che veniva immediatamente eseguita dagli uomini dell’Arma.
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