Emergenza gatti randagi in via Protomartiri Francescani a Santa Maria degli Angeli. La zona è quella del PUC, dove c’è il cantiere in costruzione ancora fermo al palo, nonostante gli annunci sulla ripresa lavori. Un’area degradata e abbandonata, più volte sotto ai riflettori. Sfalci di erbacce infestante caratterizzano alcuni punti al di fuori del cantiere, con le pareti in lamiera di separazione ferme li ormai da anni lungo il tratto stradale. E adesso un problema in più, anch’esso frutto del degrado circostante: “Una grande colonia felina è senza controllo e protezione ormai da più di due anni, chiedo aiuto agli organi competenti affinché si lavori per metterli in sicurezza, magari in una nuova colonia felina, ma al sicuro”.
A segnalare l’emergenza gatti randagi al Corriere dell’Umbria è Annarita Scolastra, una signora residente della stessa via Protomartiri Francescani, che da sempre si adopera generosamente per i randagi: “C’è bisogno del generoso contributo di chi ama gli animali, tutto è nato dal disagio per le condizioni in cui si trova l’area, ci sono case e negozi, ci vivono alcune gatte non sterilizzate che hanno nel tempo partorito tanti cuccioli e continuano ancora oggi a farlo. Ovviamente, vivendo tutti liberi, i mici vengono uccisi pericolosamente dalle auto che specialmente nei giorni di festa corrono senza controlli sulla via, anche il decoro, nonostante gli sforzi, è a rischio. Un problema – sottolinea – che potrebbe scatenare comportamenti incivili e cattivi ai danni degli animali. Purtroppo diversi gattini nel tempo sono stati già investiti dalle auto di passaggio”.
Oltre all’urgenza di mantenere pulito, è importante tutelare i felini, per questo la signora chiede aiuto alle istituzioni, alle quali già in passato si è rivolta senza però vedere risolta una situazione che le sta veramente a cuore: “L’emergenza gatti randagi non è facilmente gestibile ed è anche pericolosa per gli animali – ha detto la signora Scolastra – in questa via, proprio nella zona di fronte al cantiere del PUC, ci sono gatte non sterilizzate, quindi, di conseguenza, è sempre pieno di gattini. Sono sola ad accudirli e per me è anche un grande dispendio economico e di energie, oltre alle preoccupazioni che la questione mi genera, ma il problema grosso – ribadisce – è legato al passaggio delle macchine, troppi ne sono morti fin qui. Rivolgo un appello anche al Comune di Assisi e alla Usl locale affinché qualcuno possa aiutarmi, magari con il sostegno di qualche associazione animalista. Non vorrei che una situazione già comunque pesante, possa degenerare in futuro anche in tema di sporcizia. Chiedo aiuto affinché si possa insieme mettere al sicuro questi gattini onde evitare che si moltiplichino nuovamente e con continuità e che poi vadano incontro ad altre morti in futuro”.
© Riproduzione riservata

