Un vero e proprio Black Friday della droga, quello messo in piedi da un 36enne albanese al di fuori di un centro commerciale del perugino. A scoprirlo i carabinieri della stazione di Valfabbrica che già in passato avevano scoperto svariati giri di spaccio. In questo caso l’uomo, trovato in possesso di 35 dosi di cocaina termosaldate e contenute in un involucro in cellophane, pronte per lo spaccio, aveva deciso di applicare la regola del più cessioni ad un costo inferiore. A rovinare però la giornata di “shopping” ci hanno pensato i Carabinieri della Stazione di Valfabbrica che, ancora una volta, hanno portato a segno una brillante operazione nel settore degli stupefacenti.
Dopo giorni di avvistamenti e pedinamenti i militari si sono resi conto che il giro di spaccio, malgrado i precedenti 4 arresti in poche settimane, non si era affatto stroncato anzi, era aumentato.Non era cambiato nemmeno il posto, tutto continuava in un piazzale di un centro commerciale della periferia perugina. Dopo un periodo di osservazione gli investigatori hanno individuato lo spacciatore, bloccando una vendita. L’uomo, come detto trovato in possesso di 35 dosi di cocaina, alla domanda del perché ne avesse così tante lo spacciatore spiegava che il suo era una sorta di Black Friday della droga.
Ci sono volute approfondite indagini per addivenire alla localizzazione dell’abitazione usata dall’extracomunitario, un albanese 36enne appena entrato nel territorio dello Stato Italiano, quale base operativa. Lo stesso infatti nel momento dell’arresto aveva dichiarato di dormire in macchina senza fare i conti con la professionalità degli uomini della Benemerita che esaminando il suo telefono cellulare riuscivano ad individuare l’appartamento in zona Ellera di Corciano. All’interno dello stesso gli operanti rinvenivano notevole materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.
L’arrestato veniva quindi condotto presso il Tribunale di Perugia dove veniva convalidato l’arresto e successivamente, trovato l’accordo tra accusa e difesa, condannato alla pena di anni 2 di reclusione ed euro 1000 di multa nonché all’espulsione dal territorio nazionale. I militari della Stazione di Valfabbrica assicurano che continueranno a tenere alta la guardia e non escludono altri sviluppi nei prossimi giorni.
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