Il 7 gennaio 2018, alle 17 nell’Auditorium di Santa Chiarella (via Borgo Aretino, Assisi), l’ensemble di musica antica Anonima Frottolisti, presenterà il suo nuovo lavoro discografico: Gloriosus Franciscus, la musica per San Francesco tra XIII e XVI secolo. L’ensemble, nato ad Assisi nel 2008, si è esibito in Italia e all’estero in prestigiosi festival di musica antica, riscontrando la critica positiva del settore per la singolarità dei propri repertori e la singolare professionalità teorica e pratica nel rappresentare un momento fondamentale della storia della musica occidentale, l’Umanesimo. Il nuovo disco propone una panoramica sul repertorio francescano degli albori e il suo sviluppo nei secoli a seguire. (ingresso gratuito, è consigliata la prenotazione, 3487228684).
Come spiega l’Anonima Frottolisti, la musica e il Francescanesimo, sin dagli albori, vivono un connubio perfetto: l’Ars musica “tam theoricam quam practicam” diviene parte fondamentale del proselitismo e della comunicazione degli ideali del Santo di Assisi e del suo “Ordine”. Le tracce di una presenza francescana negli ambienti musicali europei tra Medioevo e Rinascimento risultano cospicue, a partire dall’attività di uno dei massimi esponenti francescani del XIII secolo, Giuliano da Spira -“Magister Cantus in aula Regis Francorum”- : dalla tradizione gregoriana, alla musica mensurale duecentesca, dal Cantorino di Reims e le sue polifonie primitive, alle laudi monodiche in lingua volgare di Cortona, dalle composizioni ars novistiche trecentesche alla speculazione matematica dell’ Ars subtilior, dalle laudi del XV e XVI secolo alle architetture polifoniche Cinquecentesche.
La storia delle Laudi medievali testimonia il simbolico “matrimonio” tra musica e Ordine, è la storia dello sviluppo di un pensiero religioso-devozionale e al contempo della società dell’epoca, in pieno fermento politico e culturale: confraternite d’estrazione laico-borghese che richiedono nuove produzioni lirico-musicali, corporazioni, arti cittadine, che partecipano alla nascita della letteratura volgare, così come nell’ideale del Francescanesimo primitivo. È proprio nel manoscritto conservato nella città di Cortona che troviamo i primi esempi musicali monodici in idioma locale dedicati al Santo di Assisi: Sia Laudato San Francesco, Laudar vollio per amore.
Tale presupposto – secondo Anonima Frottolisti – viene continuamente evidenziato nei secoli da queste composizioni, adatte alla divulgazione, tanto da pervenire integre ai nostri giorni all’interno delle ritualità devozionali popolari extra-liturgiche, come accade nelle processioni del Venerdì Santo, in particolar modo in Centro-Italia. Se l’uso del volgare richiama con efficacia la rivoluzione attuata dall’Ordine Francescano delle origini, allo stesso tempo, la storia della musica testimonia come l’uso del latino caratterizzò l’integrità colta dell’Ordine stesso. Il Cantorino di Reims si pone in questa precisa connotazione, a fondamento di un’ideale cosmopolita del movimento religioso stesso, che ne giustifica culturalmente la capacità divulgativa nell’Europa dell’epoca.
Attraverso “Gloriosus Franciscus”, Anonima Frottolisti offre uno spaccato di storia della musica dedicata all’ideale francescano, attraverso i primi tre secoli della storia dell’Ordine, un percorso antologico capace di evidenziare tanto la caratteristica colta, quanto la vicinanza alla devozione “popolareggiante” tra Medioevo e Rinascimento, un riconoscimento simbolico alla città che ha visto la nascita dell’ensemble: “ Di questa costa, là dov’ella frange più sua rattezza, nacque al mondo un sole, come fa questo talvolta il Gange però chi d’esso loco fa parole, non dica Ascesi chè direbbe corto, ma Oriente, se proprio dir vuole”.. (Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, Canto 11). I musicisti di Anonima Frottolisti sono Luca Piccioni, Alessio Nalli, Simone Marcelli, Massimiliano Dragoni, Andrea Angeloni, Marco Ferrari, Luigi Germini, Emiliano Finucci, Mauro Presazzi, Nicola di Filippo, Daniele Bocchini, Padre Maurizio Verde, Ludovico Mosena.
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