Qualche settimana fa la casa editrice croata Glas Koncilia con la partecipazione del Comune di Zagabria ha pubblicato in lingua croata il libro di Paolo Mirti “La società delle mandorle”, la storia di come Assisi salvò i suoi ebrei.
L’uscita della società delle mandorle (in croato Druzba Badema), accompagnato da un’intera pagina sul giornale di Zagabria, è stato fortemente voluto da una signora, Anna Ivanjek. La signora Ivanjek è stata nel 1975 ad Assisi, ospite della Casa Papa Giovanni dove è diventata amica di Don Aldo Brunacci, apprezzandone enormemente le sue grandi doti umane e la profonda cultura. Proprio Don Aldo Brunacci, come si ricorderà, è stato uno dei protagonisti di quell’organizzazione clandestina coordinata dal vescovo Placido Nicolini alla quale parteciparono persone delle più diverse idee politiche e religiose che riuscì tra il 1943 ed il 1944 a salvare centinaia di ebrei rifugiatisi nella città di San Francesco.
E anche sulla base dei suoi racconti e della sua testimonianza che Paolo Mirti, nipote di Don Aldo, ha scritto il libro La società delle mandorle. Poco più di trent’anni dopo Anna è tornata ad Assisi scoprendo il libro e la storia di come Assisi salvò i suoi ebrei. “Era una vicenda storica meravigliosa, straordinaria- racconta la signora croata- e per questo anche per tener viva la memoria di Don Aldo Brunacci ho cercato in tutti i modi di farla pubblicare in Croazia ed alla fine ci sono riuscita”.
“Questa storia di ordinario eroismo della popolazione assisana negli anni 1943 1944 – sottolinea Paolo Mirti- continua a suscitare emozione ed interesse. È bello non dimenticare e ricordare la stagione nella quale gli assisani non avevano paura di prestare il proprio aiuto e solidarietà alle persone ingiustamente perseguitate anche mettendo a repentaglio la propria vita”.
Foto in evidenza © Mauro Berti
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