È umbro l’attore Stefano Venarucci, che ha vinto il premio Ahi, serva Italia! – Dante di Shakespeare, la gara di street theatre, basata sul romanzo di Monaldi & Sorti (Solferino), che durante l’estate ha coinvolto ben nove regioni italiane: Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sardegna.
L’attore assisiate Stefano Venarucci si è guadagnato il premio nell’inedita competizione in coppia con il giocoliere e fuochista Stefano Tatoli, in arte Sascia B Terzofuochista. Sascia B e Venarucci erano in gara con la spettacolare performance Cuori in fiamme – Storia della tragica amicizia tra Dante e Guido Cavalcanti, un mix di recitazione e giocoleria con il fuoco, ricca di effetti scenici. L’Umbria conquista così il podio grazie a Stefano Venarucci, appena qualche giorno dopo che Assisi era stata al centro di un reportage sul premio di RAIUNO Weekly in quanto teatro dell’esibizione finalista di un duo romano in piazzetta Santa Margherita e nel Piccolo Teatro degli Instabili.
Stefano Venarucci sarà chiamato con Sascia B, insieme alle altre due compagnie premiate, a ritirare i riconoscimenti la sera del 1° ottobre al prestigioso Globe Theatre di Roma: per ognuna delle tre esibizioni prescelte è pronto un prezioso “Dante di Shakespeare”, opera dell’illustratore Luca Tarlazzi, autore delle copertine dei libri di autori bestseller come Ken Follett, Andrea Camilleri e Valerio Massimo Manfredi: un originalissimo busto di Dante regge in mano, come fosse Amleto, il classico teschio, sul quale campeggia inaspettatamente un berretto da giullare. La piccola scultura racchiude così in sé i tre simboli dell’iniziativa e del romanzo ispiratore: Dante, Shakespeare e il teatro di strada. Ai premi speciali è destinata invece una targa.
Il concorso Ahi serva Italia! – Dante di Shakespeare, patrocinato tra l’altro da Società Dante Alighieri e Fondazione Luigi Einaudi, vanta come testimonial il regista Pupi Avati e l’attrice Monica Guerritore ed è la prima competizione teatrale interamente basata su un libro: il romanzo Ahi Serva Italia! Dante di Shakespeare del duo Monaldi & Sorti (Solferino), coppia nell’arte e nella vita, che la Guerritore ha applaudito come «art director della pagina scritta».
Venendo incontro a un desiderio dell‘organizzazione del Premio, il duo di romanzieri ha messo a disposizione dei concorrenti tutte le “perle” dantesche e shakespeariane abilmente celate nella scrittura. E non solo: anche alcune canzoni “di famiglia“. Proprio su una di queste canzoni, Guido i’ vorrei, e sui relativi passi del romanzo, il duo ha prodotto inedite creazioni di fuoco di vari colori di fronte ad un folto pubblico sia in Toscana che in Liguria, rispettivamente terra di nascita e di esilio e morte di Guido Cavalcanti, il celebre “primo amico” di Dante, alla cui memoria il Sommo Poeta resterà legatissimo tutta la vita.
Il 26 agosto in Val di Cecina, nella piazza di Montecatini VdC (PI), e il giorno dopo in Lunigiana a Sarzana (SP), nel “cuore” cittadino di piazza Matteotti e nel suggestivo chiostro del complesso di San Francesco, Sascia B Terzofuochista ha illustrato il testo recitato da Venarucci: Cuori in fiamme – Storia della tragica amicizia tra Dante Alighieri e Guido Cavalcanti è una sorta di indagine nella drammatica vicenda che lega i due poeti: Dante idealista, Guido invece malinconico e cinico. Dalla Val di Cecina, dove i Cavalcanti avevano terre, palazzi e miniere, fino a Sarzana Venarucci e Tatoli hanno tracciato così un fil rouge che porta Guido Cavalcanti dagli anni del successo mondano e dell’amicizia col giovane Dante al drammatico epilogo che fornirà poi una scintilla narrativa decisiva alla Commedia.
Il testo recitato con passione da Stefano Venarucci, un adattamento dal romanzo di Monaldi & Sorti sulla toccante vicenda Dante/Guido, è stato “commentato” visivamente da Tatoli con uno show di giocolerie e figure disegnate con il fuoco, che descrivevano i nomi dei due poeti e le loro iniziali racchiuse in un cuore di fiamme verdi. Come rievocano Monaldi & Sorti nella loro opera, Dante, una volta divenuto priore di Firenze, esiliò l’amico Guido nella cittadina ligure di Sarzana, dove si ammalò gravemente di malaria. La data di sabato 27 agosto per l’esibizione dell’artista assisiate a Sarzana è tutt’altro che casuale: l’amico di Dante, proprio in quel giorno dell’anno 1300, fu rimpatriato a Firenze, ormai agonizzante, dall’esilio sarzanese, per morire appena due giorni dopo, il 29 agosto, naufragando nella malinconia del “tradimento” patito dall’amico. E non solo lui. Come Monaldi & Sorti spiegano nelle appendici finali del loro libro, il loro Guido ha il volto di un grande attore ben preciso: fu ancora una volta un 29 agosto, ma del 1978, quando naufragava anch’egli nella malinconia il più famoso interprete televisivo di Guido Cavalcanti (nella fiction Rai del 1965), Luigi Vannucchi. Venne trovato morto, a causa di barbiturici, la mattina dopo. Per questo il duo di romanzieri, nella rievocazione dei suoi ultimi giorni, ha inserito le toccanti parole con cui il regista Sandro Bolchi aveva salutato dalle colonne del Corriere della Sera l’amico appena scomparso. Parole che la superlativa recitazione di Stefano Venarucci ha fatto risuonare, sullo sfondo musicale, commuovendo il vasto uditorio dello spettacolo.
Le motivazioni per i premi saranno rese note durante la cerimonia del 1° ottobre (inizio ore 21) al Globe Theatre, vero e proprio tempio del teatro shakespeariano nella capitale, voluto dal grande Gigi Proietti e da lui diretto fino alla morte. Alla direzione del Globe, immerso nella meravigliosa coulisse naturale di Villa Borghese e copia dell’omonimo teatro londinese in legno ove il Bardo di Stratford rappresentò i suoi capolavori, siede adesso Nicola Piovani, il più grande compositore italiano vivente di musica da film, premio Oscar 1999 per La vita è Bella di Roberto Benigni e partner di grandi registi come i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore e Federico Fellini. Anche per Piovani l’autore della Divina Commedia è stato motivo d’ispirazione con Vita Nova (2017), cantata per voce recitante, soprano e piccola orchestra basata sull‘omonimo capolavoro giovanile dantesco. Gli altri della triade vincitrice del premio Ahi Serva Italia! – Dante di Shakespeare sono il trio formato dall’attore Silvano Vargiu e dalle danzatrici acrobatiche Carlotta Zamuner e Luana Maoddi (Cagliari) e l’ensemble Daniele Mutino e i Musici della Storia cantata (Benevento). Riconoscimento ai Giovani di Casa Shakespeare nella categoria giovani (Verona), e premi speciali infine per la coppia Ugolini-Cecere (Ravenna), il trio femminile Le Donne della Commedia (Firenze) e la nota sceneggiatrice romana Elisabetta Fiorito.
© Riproduzione riservata

