(AssisiNews continua con la sua sezione buone notizie. Uno spazio dedicato a quelle notizie che magari sono meno d’impatto rispetto ad altre più eclatanti, ma che sono comunque significative, per Assisi o l’Umbria, perché buone e positive. Un piccolo spazio dedicato a quanto di buono – e di bello – ci circonda. Se avete una buona/bella storia da segnalarci, potete scriverci via Facebook a info@assisinews.it. Oggi dedichiamo uno spazio a una signora guarita dal Covid dopo 158 giorni di ricovero al Santa Maria di Terni. Lei è la signora Graziana Giulietti di Petrignano di Assisi, che ha scritto una lettera dedicata a tutti coloro che l’hanno assistita durante la degenza e che l’hanno supportata durante questo periodo. La redazione riceve e pubblica la missiva, che contiene anche un appello a non abbassare la guardia e a mantenere atteggiamenti che possano fare la differenza.
158 volte GRAZIE! Mi piaceva iniziare così questa lettera, con un numero che non scorderò mai più. Un numero che segna un periodo di sofferenza, di difficoltà, di tristezza per me e per tutta la mia famiglia ma che oggi possiamo finalmente ricordare con il sorriso dopo aver superato la prova più dura di tutta la mia vita. Centocinquantotto sono i giorni di degenza presso l’Ospedale Santa Maria di Terni, dopo che, a causa di complicazioni conseguenti al Covid 19, sono stata ricoverata il 15 febbraio 2021.
Da quel giorno in poi la situazione è andata peggiorando fino al trasferimento in terapia intensiva l’8 marzo dove sono rimasta in coma farmacologico per un mese circa. Un periodo di inconsapevolezza durante il quale mi sono ritrovata a lottare contro il demone più oscuro, con il pensiero sempre rivolto ai miei figli, ai miei nipoti e a tutte le persone care che so per certo hanno pregato per me ogni giorno. Ma proprio quando sembrava spegnersi la luce ho capito invece che non era ancora giunto il momento. I lievi ma costanti miglioramenti mi hanno consentito di superare la fase più acuta e critica dell’infezione e riacquisire conoscenza verso la metà di aprile. Da quel momento in poi il processo di ripresa è proseguito, seppur nei grandi ostacoli quotidiani, ma tornare a parlare con i miei figli e i miei nipoti e poterli vedere in videochiamata mi ha dato quella forza per continuare a lottare fino alla dimissione dalla terapia intensiva il 25 maggio e il conseguente inizio di un periodo di riabilitazione. La consapevolezza di quello che era successo e la debolezza fisica e psicologica sono stati un ulteriore scoglio da superare. La difficoltà nello svolgere anche l’azione quotidiana più banale mette seriamente alla prova la stabilità e la tenuta mentale necessaria per continuare il lungo processo di riabilitazione.
Ora sono a casa, dal 23 luglio, e l’emozione provata nel poter riabbracciare i miei cari 158 giorni dopo è stata indescrivibile. E allora grazie a tutti gli operatori del Reparto Covid 2, del Reparto Pneumologia, del Reparto T.I.P.O. Terapia Intensiva (Primario Dott. Ferilli e tutti gli altri operatori, con un riferimento speciale alla infermiera Lucia Speranza, esempio straordinario di Amore e Dolcezza) e del Reparto U.G.C.A. di Neuroriabilitazione (Primario Dott.ssa Massetti e la sua equipe e in particolare i fisioterapisti Filippo e Samantha). Un grazie a tutte le persone che ho incontrato durante questa terribile esperienza, a tutta la struttura ospedaliera del Santa Maria di Terni. Se oggi sono qua a raccontare la mia storia è soprattutto merito loro. Ma grazie anche ai miei figli, ai miei nipoti e a tutte quelle persone che mi hanno fatto sentire la propria vicinanza anche solo con un pensiero o con una preghiera. Mi sento infine – conclude la signora Graziana Giulietti di fare delle raccomandazioni a tutti coloro che leggeranno la mia storia. Non abbassiamo la guardia. Ognuno di noi può fare la propria parte per prevenire la diffusione del virus tramite l’utilizzo dei dispositivi corretti e soprattutto grazie alla vaccinazione. Facciamolo per noi, per i nostri cari, per tutte le persone che abbiamo intorno. E’ un dovere che non possiamo permetterci di mancare.
Graziana Giulietti
Foto di Priscilla Du Preez | Via Unsplash
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