AssisiNews riceve e pubblica la replica del Priore Maggiore di Parte de Sotto alla lettera aperta del Priore Maggiore dei Mammoni e del Nobilissimo Consiglio; di seguito la missiva, firmata da Simone Menichelli.
Considero quanto scritto dalla Parte de Sopra, in merito alla mancata nomina del Presidente dell’Ente, inopportuno, spiacevole e privo di fondamento, e, proprio per questo, mi vedo costretto, anche se con rammarico, a rispondere.
Prima di tutto – scrive il Priore di Parte de Sotto – vorrei ricostruire i fatti in maniera corretta: nessuna delle candidature proposte dai de Sopra era, non dico accettabile, ma neanche da noi valutabile seriamente, in quanto gli stessi candidati proposti avevano tutti o preventivamente declinato l’invito o non erano neanche stati interpellati dalla parte de Sopra (di buona norma, prima di una proposta da fare all’altra parte, ci si accerta almeno sulla disponibilità della persona).
Per quanto si cerchi di essere collaborativi e costruttivi, risulta quantomeno difficile ragionare sul nulla. Tant’è vero che, dopo un rifiuto della Parte de Sopra ad un nostro nome che si era reso disponibile (e questo ci può anche stare) l’unica figura sulla quale le due parti e il Sindaco stesso hanno potuto ragionare seriamente, è frutto di un’altra nostra proposta. Ragionamento purtroppo arenatosi per improrogabili impegni personali del diretto interessato e non certo per mancanza di collaborazione da parte nostra.
Rigetto in pieno il termine ‘disgustoso’ dai de Sopra citato, rifiutandomi di utilizzarlo perfino nei confronti della palese manipolazione dei fatti operata a nostro danno e a danno della Festa. Resta però la curiosità di capire a quale pro. Screditare l’avversario per mascherare la propria incompetenza, anche solo per far digerire a casa propria una festa mal riuscita? Forse.
Ma non si parli di infinita pazienza, proprio a noi che, se fosse stata oggetto di giudizio in questi ultimi anni, ci avremmo vinto Palio, Madonna Primavera, premio Balconi Fioriti e la tombola della fiera. Le lezioni di morale ognuno le faccia al proprio Consiglio. Non pensavamo ci fosse chi ne aveva bisogno più di noi, e invece pare proprio che sia così. Se Atene piange, Sparta non solo non ride, ma pare pianga ancor di più.
La ‘lettera aperta’ che doveva sollecitare collaborazione e agevolare l’operato del sindaco non poteva prescindere da quanto appena detto. Per concludere – scrive ancora il Priore di Parte de Sotto – mi piace soffermare l’attenzione sull’accusa di aver utilizzato “considerazioni di carattere pseudo normativo”. Accusa rivolta da chi, impugnando norme, codici e statuti, invocando testimoni, scrivani e cancellieri, ha riaperto una diatriba vecchia di quasi cinquant’anni, minacciando ricorsi alla giustizia ordinaria e, perché no, alla Corte Europea. Noi dovremmo accettare un verdetto, che é una “sentenza” frutto di normative, ai cui postulati voi però non dovreste essere soggetti?
Questo è troppo, anche per voi. E la cosa preoccupante è che queste vostre dichiarazioni vengono alla luce nemmeno 24 ore dopo la ‘’la festa’’. Eppure, seppure in pochi e senza Palio, vi sarete divertiti lo stesso… In effetti c’è qualcosa che non torna. È vero che anche in queste diatribe c’è Calendimaggio, ma “ritrovatene l’essenza e lo specifico carattere di festa”. Magari con minore acredine e maggiore spirito collaborativo, magari brindando con un buon bicchiere di vino, che, come si sa è ROSSO.
Il Priore Maggiore
Magnifica Parte de Sotto
Simone Menichelli
© Riproduzione riservata

