Prima del consiglio comunale di domani, in cui si discuterà dell’impianto sperimentale per bruciare rifiuti, anche A Sinistra dice no al progetto di ricerca e di sperimentazione in zona Caminaccio.
“Innanzitutto – spiega Luigino Ciotti, candidato sindaco di A Sinistra alle scorse amministrative – c’è un problema di democrazia, perché l’impianto è in funzione da 4 anni e nessuno ne sapeva niente. Il fatto che la richiesta sia per una sperimentazione è la prova che non ci sono certezze sul risultato e quindi potrebbero anche esserci dei danni che possono anche essere di natura sanitaria oltre che ambientali. Quando si sperimenta si corrono dei rischi ed invece noi siamo per la prevenzione e certezze”.
Per A Sinistra, poi, “Il luogo dove sperimentare è chiaramente sbagliato perché Assisi è città Unesco tanto che il sindaco precedente Ricci con questa motivazione si schierò contro l’impianto a biomasse che si voleva costruire a Costano a confine con Tordandrea. Inoltre insiste su un’area dove i rischi ambientali sono già in eccesso con ben 2 antenne posizionate nei paraggi, e di cui richiediamo la rimozione, con tante case, scuole e bambini e soggetti in pericolo”.
Insomma, per A Sinistra “Ci sono tante ottime ragioni per non volerlo a S. Maria degli Angeli ed in particolare nella zona Caminaccio già penalizzata da altre scelte, come quella del “Cristo delle antenne”, fatte dall’Amministrazione comunale di Assisi e da altri enti. Il nuovo sindaco se è sensibile all’ambiente, alla difesa del territorio, alla volontà dei cittadini, alla democrazia faccia sentire la sua voce perché ha la responsabilità politica e giuridica della tutela della salute pubblica. Noi come sempre saremo al fianco dei cittadini nella difesa dei loro diritti”.
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