Nuovo botta e risposta sui centri estivi tra Lega e Assisi domani. Dopo che nei mesi scorsi il Carroccio aveva ‘rivelato’ come l’organizzazione degli stessi fosse stata demandata interamente alla privata iniziativa, cosa che non accadeva da molti anni nel comune, la Lega segnala una “anomalia” nella assegnazione dei fondi stanziati dal Ministero della Famiglia. Secondo il comprensorio assisano “Ci giungono da più parti le lamentele di soggetti privati e associazioni che, sopperendo alla mancanza di centri estivi comunali, hanno effettuato da giugno a settembre tale importantissimo servizio nei riguardi di ragazzi rimasti segregati in casa per mesi a causa del Lockdown. (…) Il Comune ha ricevuto 72.665,67 euro, scegliendo di ripartire tale somma nel seguente modo: 48.571,09€ per la “riqualificazione” delle cinque aree verdi utilizzate dai privati per lo svolgimento dei corsi e i restanti 24.094,58€ per le attività svolte dai privati stessi. Il Comune giustifica tale scelta asserendo di avere ricevuto parere positivo dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, ovviamente non dubitiamo che tale parere positivo sia stato effettivamente ricevuto ma ci chiediamo perché e a quale titolo sia stato richiesto e soprattutto se sia giusto destinare solamente il 30% di tale somma ai privati e alle associazioni che tanto hanno fatto per i nostri ragazzi, oltretutto dalla stessa delibera si evince che l’assegnazione dei contributi da parte del Comune implica l’integrale accettazione di tale “ripartizione”, in pratica “o si fa come diciamo noi oppure niente rimborsi” (punto 3)”.
“Se da una parte riteniamo sia una lodevole iniziativa la ‘riqualificazione’ di aree verdi comunali – la nota della Lega – dall’altra ci chiediamo quali danni possano avere apportato a tali aree i ragazzi dei Centri Estivi e soprattutto perché utilizzare ben il 70% della somma che il Ministero per la Famiglia aveva chiaramente destinato ad altro, inoltre non ci risulta che in altri Comuni sia accaduta cosa analoga. I fondi ottenuti da Spello (21.897,08€), Foligno (149.252,81€), Trevi (24.055.20€), Umbertide (46.610.25€), Corciano (46.875,58€) e San Giustino (29.371,56€) sono interamente stati utilizzati per rimborsare i soggetti privati e nel caso del Comune di Umbertide una parte per i centri estivi organizzati direttamente. Riteniamo che non sia corretto – conclude la nota della Lega del comprensorio assisano – destinare a tali importanti realtà del nostro territorio solamente le briciole, soprattutto in momenti di grande difficoltà anche economiche come questi, chiediamo pertanto che il Comune di Assisi riveda questa sua decisione ed assegni a chi di diritto l’intera somma a cui era inizialmente destinata”.
Secondo Assisi Domani invece il Comune ha agito correttamente, visto che “le risorse ministeriali sono state stanziate ‘… al fine di sostenere le famiglie …’, quali soggetti beneficiari ‘indiretti’ dell’intervento legislativo e, quindi, veri destinatari di tali risorse. Grazie ai contributi del Dipartimento per le politiche della famiglia, gli organizzatori e gestori dei centri estivi avrebbero infatti potuto offrire alle famiglie un servizio a basso costo senza subire alcuna perdita economica. Tutto ciò non è stato possibile in quanto le risorse ed i criteri attraverso cui ripartirle sono arrivati a fine luglio, quando oramai i campus estivi avevano preso il via da oltre un mese. La giunta – secondo i consiglieri Giuseppe Cardinali, Paolo Sdringola e Carlo Migliosi – si è comunque adoperata per sostenere tutti coloro che questa estate hanno garantito un servizio fondamentale, chiedendo al Ministero se fosse possibile distribuire tali risorse agli organizzatori e gestori dei campus, anche nel caso in cui questi non avessero avuto nessun rapporto di collaborazione con il Comune né avessero offerto alle famiglie il servizio ad un costo calmierato. Alla positiva risposta ministeriale, l’Amministrazione comunale ha deciso di assegnare un contributo, secondo parametri contenuti nel relativo bando, alle associazioni che hanno organizzato e gestito i centri estivi 2020, senza tuttavia chiedere loro alcuna rendicontazione economica, che rappresenta di norma il presupposto per la liquidazione di qualsiasi tipo di contributo, avvalendosi della deroga consentita in tal senso dalla normativa”.
Per Assisi Domani, “sindacare le risorse rappresenta un offesa per tutte quelle categorie che non solo non hanno potuto svolgere il proprio lavoro in questi mesi, ma non hanno neanche ottenuto alcuna forma di aiuto pubblico. La volontà dell’Amministrazione è andata nella duplice direzione di sostenere gli organizzatori e gestori dei centri estivi con una parte delle risorse ministeriali assegnate e, con la restante parte, di realizzare gli altri interventi previsti dalla legge, volti, non certo a riparare i ‘danni’ artificiosamente ipotizzati da Pastorelli, quanto piuttosto alla necessaria riqualificazione e riorganizzazione di spazi dedicati a ospitare i bambini per le future attività estive, quali, appunto, le aree verdi. Pastorelli – conclude la nota dei tre consiglieri di maggioranza – è consigliere e capogruppo del più importante gruppo politico in Regione. Anziché fare una insana e inappropriata opposizione all’Amministrazione comunale legittimamente guidata da Stefania Proietti, dovrebbe pensare al proprio ruolo in Regione, dove l’unica misura adottata in questi mesi ha di fatto penalizzato le già martoriate piccole attività commerciali del Comune di Assisi e, in particolare, del centro storico”.
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