Sconfitti nella ‘gara’ per gli assessorati e in quella per la presidenza del consiglio comunale, i civici si rifanno sulle commissioni, a scapito anche del galateo istituzionale che per prassi vuole una presidenza alla minoranza; e invece i civici “pigliano” tutto. La prima commissione, che si occupa tra l’altro di ambiente, viabilità e patrimonio, sarà presieduta da Scilla Cavanna con vice Alfredo Bolletta; gli altri membri sono Isabella Fischi, Francesca Corazzi, Lucio Cannelli ed Emidio Fioroni. La seconda commissione, che si occupa tra l’altro di finanza, bilancio, sviluppo economico, turismo, personale e servizi demografici, sarà presieduta da Laura Pizziconi con vice Giuseppe Cardinali; gli altri componenti sono Donatella Casciarri, Francesco Mignani e Stefano Apostolico. Nella terza commissione infine, che si occupa tra l’altro di affari istituzionali, servizi sociali, scuole e igiene, presidente è Marylena Massini e vice Paola Vitali, unica ‘dem’ presente nelle nomine apicali; gli altri membri sono Paolo Lupattelli, Marco Cosimetti e Jacopo Pastorelli.
E se in passato non faceva in tempo a terminare un consiglio comunale che la mail emetteva un avviso acustico perché il già sindaco Giorgio Bartolini aveva pronto un comunicato stampa, dopo quello sulle commissioni sono silenti sia la maggioranza che l’opposizione, e la politica assisana continua a non fare bella figura, in primis con gli elettori. La sindaca deve tappare il buco lasciato ai suoi alleati civici e con il senno del poi quantomeno ci viene da chiedere se le nomine di ieri (e non solo queste ma anche quelle precedentemente fatte) siano davvero una sorpresa, visto che la voce delle civiche “pigliatutto” girava da giorni – e che già cinque anni fa nessun esponente della minoranza era stato nominato presidente di commissione.
E l’opposizione bastonata parla poco con Mignani, un po’ con Pastorelli “Junior”, e poi ricade nel silenzio perché di meglio poco c’è da fare. L’unico a parlare, via Facebook, è Alessandro Mencarelli, candidato nella lista della Lega alle amministrative 2021. “La sindaca necessitava una ricomposizione delle fratture aperte soprattutto con la lista ‘Assisi Domani’ e, in barba a un certo rispetto delle istituzioni, o meglio ad una tradizionale ‘cortesia’ istituzionale che prevede almeno l’attribuzione di una presidenza alla minoranza, ha fatto l’asso ‘pigliatutto’. Se così avesse fatto, avrebbe riconosciuto il valore della volontà e dei contenuti di quei numerosi cittadini che non hanno votato i partiti di maggioranza. Nei migliori Comuni si fa così. Civici e Pd, in Consiglio con la sindaca in “pole”, hanno parlato di condivisione, ma invece altro non è stato che mascherare – e neanche tanto! – le frizioni nella stessa maggioranza. È proseguito così il teatrino della politica assisana, triste commedia che, a un mese e mezzo dalle elezioni, ancora non ha minimamente messo mano a nulla”, scrive Mencarelli.
“A un mese e mezzo di distanza dalle elezioni comunali non sono le iniziative per il territorio a tenere banco, non è la necessità di implementare i servizi, di risolvere i problemi della città o di attuare misure per la ripartenza economica. Al centro dell’agenda politica della coalizione di sinistra continuano ad esserci le discussioni sulle poltrone. Ancora una volta emergono in tutta la loro evidenza quelle spaccature che ieri come oggi rischiano di paralizzare l’attività amministrativa penalizzando il territorio e i cittadini”, aggiungono i consiglieri comunali della Lega, il capogruppo Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli. “Il teatrino della maggioranza a guida Proietti prosegue. Dopo lo sgarbo alle liste civiche, escluse dagli assessorati di peso e dalla presidenza del consiglio comunale per accontentare i partiti, il sindaco tenta di ricucire lo strappo assegnando ai civici la presidenza di tutte e tre le commissioni consiliari. La fame di poltrone non guarda in faccia a nessuno, nemmeno al rispetto dei ruoli e al volere dei cittadini. In consiglio comunale è stata infatti ignorata quella consolidata ‘cortesia istituzionale’ che vede attribuire alle minoranze la vicepresidenza delle commissioni. Chi ambisce ad essere il “sindaco di tutti” non può rispondere soltanto a quel 50 per cento di elettori che lo hanno votato, ma deve mostrare rispetto nei confronti della totalità dei cittadini, anche di quelli che alle urne hanno espresso parere contrario a questa amministrazione e che oggi sono rappresentati dai consiglieri di minoranza. Quel rispetto nei confronti dei cittadini è mancato anche al momento della presentazione del programma del mandato amministrativo. Il sindaco Proietti ha voluto confondere gli elettori con voli pindarici e promesse irrealizzabili, come accaduto cinque anni fa all’inizio del precedente mandato. Peccato che del ricco elenco di progetti ne siano stati portati a termine solo una piccolissima parte e temiamo che la stessa storia si ripeta anche in questa occasione”.
Intanto la città aspetta e continua ad aspettare fatti concreti. Nulla di nulla in un mese è stato fatto. Un teatrino e tante elezioni (non solo le amministrative, ma anche quelle per la presidenza del consiglio e sulle commissioni) che adesso speriamo siano terminate. Quanto al resto, incluso il rilancio del turismo – con il Natale alle porte, il nulla. Aspettiamo fiduciosi.
(Aggiornamento delle 13.25)
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