Depotenziamento uffici urbanistica Assisi, l’ex assessore e consigliere Leonardo Paoletti ringrazia gli impiegati che “resistono stoicamente al notevole carico di lavoro raddoppiato se non quadruplicato vista proprio la riduzione di personale. Dopo la riorganizzazione della pianta stabile del Comune di Assisi, che ha visto appunto un notevole depotenziamento uffici urbanistica, per gli addetti ai lavori (tecnici, ingegneri, architetti e geometri) e di conseguenza per i cittadini, si è verificato un aggravio notevole dei tempi per la presentazione e lo svolgimento delle pratiche edilizie”.
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Per Paoletti, il depotenziamento uffici urbanistica deciso dall’amministrazione “risulta assolutamente fuori luogo, ne è la dimostrazione la parziale retromarcia fatta aggiungendo al solo tecnico istruttore (Anna Silvia Marzi) designato all’inizio, un ulteriore tecnico istruttore (Luca Piselli). Ma pur con tale supporto gli uffici urbanistici concedono appuntamenti per la consegna di pratiche con una attesa anche superiore ai due mesi, mentre in passato al massimo si parlava di una settimana”. Per l’ex assessore e consigliere, il depotenziamento uffici urbanistica è una scelta “fatta senza avere la minima consapevolezza di come deve essere gestito un Comune. Gli uffici urbanistica risultano essere uno snodo significativo di molte attività e se i tempi di attesa sono lunghi si concretizza un danno inevitabile per la cittadinanza”.
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Esempio lampante, per l’esponente di Forza Italia, le pratiche per il Piano di Sviluppo Rurale, “ove occorre un titolo abilitativo per accedere a tale bando Regionale in scadenza per il prossimo mese di aprile, visto che il primo appuntamento utile ad oggi per la consegna delle pratiche edilizie è il 17 maggio, risulta complicato o in alcuni casi impossibile per i cittadini accedere a tale bando, creando un danno per attività agrituristiche e aziende agricole. Se si aggiunge lo svolgimento della Commissione Edilizia che viene convocata a cadenze non più settimanali ma mensile – aggiunge Paoletti – la situazione per i cittadini che debbono transitare per gli uffici urbanistici è insostenibile. Non potrebbe essere altrimenti vista l’alta concentrazione delle deleghe assessorili, tra cui l’urbanistica, che ha voluto mantenere la prima cittadina. Le scelte operate da questa Amministrazione Comunale continuano ad essere non adeguate, anzi dannose per la comunità, che già deve fare i conti con una crisi evidente aggravata da chi come Cimabue fa una cosa e ne sbaglia due”.
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