“Il rinnovo tardivo della fiducia dopo le dimissioni di Guarducci, abbandonato dalla sua maggioranza e prima ancora disconosciuto dalla città, da parte della sindaca Proietti che lei stessa per sua esclusiva volontà aveva nominato, è la solita recita obbligata di chi si rende conto, appena ad un anno dalla sua elezione, di aver fatto un buco nell’acqua”. Lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini.
“Non parliamo più di questo festival per amore di carità – aggiungono i tre esponenti di minoranza nella nota sulle dimissioni di Guarducci – si comprende che “l’onnisciente” sindaca sia nervosa, tale da non comprendere che la mozione è un atto politico, e non tecnico, per cui va discusso in consiglio comunale, poi all’esito sarà il Sindaco a tirare le conclusioni se porsi in linea con la volontà dell’Assemblea cittadina oppure intestardirsi e tirare avanti contro tutto e tutti. Viceversa, non si comprende, il suo accennare in modo sconsiderato e vigliacco a presunti tornaconti personali di amministratori comunali del passato. È necessario che dica anche i nomi e circostanze specifiche, e non gettare fango, così da prendersi una querela. Sappia la Sindaca che è anche un pubblico ufficiale e se è a conoscenza di fatti che interessano la giustizia li deve denunciare. Altrimenti – conclude la nota – è meglio che stia zitta”.
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