Sala piena in ogni ordine di posto domenica pomeriggio alla Domus Pacis per assistere alla lectio magistralis di Vittorio Sgarbi, che ha presentato il suo ultimo libro “Ecce Caravaggio – Da Roberto Longhi a oggi”. Diverse persone sono addirittura dovuti rimanere fuori dalla sala per l’esaurimento dei posti a disposizione. Oltre un’ora e mezzo di dissertazione tra presente e passato, durante la quale non sono mancati i consueti riferimenti all’attualità, artistica e non, da parte del noto e popolare critico d’arte.
“Ogni stagione ha il suo Caravaggio. Questa – si legge nella scheda di presentazione del libro “Ecce Caravaggio – Da Roberto Longhi a oggi” – è la più propizia, perché l’apparizione dell’Ecce Homo a Madrid è stata accompagnata da un coro di consensi senza precedenti per un’opera apparsa dal nulla. Non capitava da tempo che un dipinto mettesse d’accordo gli studiosi, imponendosi con una evidenza inequivocabile, e questo ci fa riflettere su ciò che resta, allo stato degli studi, a partire dalla mostra di Caravaggio curata da Roberto Longhi a Palazzo Reale di Milano nel 1951, vero atto di rinascita di Caravaggio dopo una damnatio memoriae durata circa tre secoli.
Da questa data, il 1951, il nome di Caravaggio si infiamma ancora una volta, accendendo i desideri del mercato e dei critici, che si affannano a individuarne di nuovi, anche laddove, essi, Caravaggio non sono. E a disconoscerne altri che Caravaggio potrebbero essere, a volte anche con grande furbizia. Questo libro di Vittorio Sgarbi, dunque, non solo dà conto, per la prima volta, in modo molto sistematico, documentato e con un ricco apparato iconografico, dell’ultimo straordinario ritrovamento caravaggesco, l’Ecce Homo, a Madrid. Ma è anche l’occasione di percorrere un viaggio avventuroso ed entusiasmante nei labirinti, rivalità, furbizie che hanno accompagnato la riscoperta di Caravaggio, a partire da quel fatidico 1951, settanta anni fa esatti.
L’evento su “Ecce Caravaggio – Da Roberto Longhi a oggi”, presentato da Marco Cosimetti, si inserisce nel solco già tracciato dal candidato sindaco del centrodestra, che durante queste settimane ha alternato ai consueti impegni e incontri di campagna elettorale anche momenti dedicati alla storia, alla cultura e al territorio, come la visita guidata e poi il docu-film su Arnaldo Fortini o l’escursione sul monte Subasio, culminata con la descrizione delle costellazioni e della volta celeste.
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