“Lunedì 6 settembre ho comunicato al segretario del circolo di assisi Mauro Casciola e al segretario regionale Tommaso Bori la mia sospensione dall’iscrizione al Pd”. Lo rende noto Edo Romoli, parlando di “motivazione esclusivamente politica. La lista elettorale presentata per partecipare alle elezioni amministrative è guidata da chi il 2 giugno 2020 dava alla stampa un comunicato di questo tenore: “Sto valutando l’uscita dal Pd, con l’idea, in vista delle prossime elezioni, di dar vita a una lista civica. alla base di questa scelta l’insoddisfazione dell’operato del pd sia a livello assisiate che a livello regionale”. Il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco Valter Stoppini alla Nazione Umbria un anno e mezzo fa: “Sto valutando l’uscita dal Pd – diceva il vicesindaco nel giugno 2020 – Con l’idea poi, in vista delle prossime elezioni, di dar vita a una lista civica insieme a un gruppo di amici che mi ha dato la disponibilità a seguirmi in questa strada”. Pur riconfermando il sostegno a Proietti, Stoppini spiegava di essere “profondamente deluso da come il Pd si muove in Assisi e in Umbria. È assente – la spiegazione – manca il dialogo interno, e questo sin dall’inizio del mandato quando ci sarebbe stata la necessità di un supporto, di condivisione delle questioni che stiamo affrontando nell’amministrare la città”.
Dichiarazioni poi ritirate perché, secondo Edo Romoli si dice “Appena saputo della mia proposta al direttivo per il ritiro immediato delle deleghe, si è rimangiato tutto sconfessando clamorosamente se stesso. Un attacco politico durissimo e gravissimo che il Pd di Assisi ha incredibilmente ignorato, spingendo invece, udite udite, il segretario comunale Casciola a ritenere salutare la provocazione. La cosa che più mi amareggia e mi preoccupa – dice Romoli – è che il tutto ha trovato la condivisione del segretario regionale pd tommaso bori. Incredibile!”.
“Per me, Edo Romoli, che ho dedicato una vita all’impegno politico con senso di appartenenza, determinazione e correttezza, mettendo in campo entusiasmo e passione attraversando amarezze e soddisfazioni: questa decisione è inaccettabile. La politica, a mio parere, deve recuperare il valore dell’onestà intellettuale respingendo la confusione dell’arte del governare con quella di guadagnare voti, alimentando il disprezzo per la competenza. Assisi è una città straordinaria che necessita di un grande e coraggioso piano di tutela senza compromessi, insieme ad un progetto di modernizzazione ed innovazione non più rinviabili. Per fare questo, occorrerà una giunta di donne e uomini competenti e capaci, con il coraggio di saper decidere nell’interesse della comunità contro i privilegi di pochi. Continuerò comunque ad amare la mia città”.
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