Stefano Pastorelli contro le fatture di Umbra Acque. “Ho ricevuto diverse telefonate da cittadini del Comprensorio Assisano, che mi denunciavano nuovi disguidi con la ricezione delle bollette“, segnala il coordinatore della Lega Assisi, che parla di “Un’odissea per gli Utenti che ho vissuto purtroppo anche per esperienza personale: lunghe file ai pochi sportelli rimasti, dove i dipendenti, evidentemente indottrinati davano la colpa esclusivamente al servizio di recapito postale. Peccato che molti – scrive Pastorelli – avendole fatture di Umbra Acque sul proprio conto corrente, hanno subito La stessa avventura”.
“Sono ormai due anni – dice il coordinatore della Lega Assisi che stiamo sopportando gravi disagi nella gestione del servizio idrico di Umbra Acque spa. L’anno scorso per circa 8 mesi le fatture di Umbra Acque non sono arrivate, poi sono iniziate ad arrivare con importi esagerati ed a cadenza molto ravvicinata, anche ogni 10 giorni. Si è scoperto poi che in molti casi non arrivavano a causa degli indirizzi sbagliati, tanto che molti utenti hanno dovuto affollare gli sportelli (quei pochi rimasti!) per chiedere duplicati e correggere gli indirizzi delle fatture”.
Secondo Pastorelli, “Questi sono gli effetti della nuova gestione amministrativa centralizzata di Acea che ormai fa da padrona sull’acqua, monopolio naturale privatizzato ormai da anni. Tutto ciò è dovuto alla messa in opera di Acea 2.0, il famoso programma centralizzato che doveva efficientare tutta la gestione amministrativa delle varie partecipate di Acea e che costa agli utenti Umbri 2 milioni di euro all’anno (oltre 150 milioni nel suo complesso!). Eppure Umbra Acque – denuncia il coordinatore leghista – non è così regolare con i suoi impegni. Infatti nel periodo 2003-2013 ha realizzato minori investimenti per una media di circa il 37% per periodi di controllo, fino ad arrivare al 38,43% per il solo 2014, ultimo anno di controllo. Nello stesso tempo le tariffe sono aumentate ma diminuiscono gli sportelli al cittadino; subiamo procedure d’infrazione europea per mancanza di depuratori ma il canone viene pagato anche quando i cittadini provvedono da soli con le fosse imhoff; non si realizzano gli investimenti ma si fanno pagare i conguagli tariffari”.
“Ora mi domando… ma il consiglio di amministrazione, a cosa pensa? Dopo aver ridotto i tempi di fatturazione da 2 mesi ad 1…. dopo tutti questi disagi….. perché non si domandano cosa fare per il cittadino? Attendiamo urgenti risposte, non essendo più disposti a far subire ai nostri cittadini, ulteriori soprusi!
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