La società Fragola Spa rimarca con forza “la totale infondatezza delle voci riguardanti un nostro interessamento alla installazione di un impianto per il trattamento di CSS nella località Caminaccio”, una nota che arriva dopo l’interpellanza del consigliere di maggioranza Paolo Sdringola della lista civica Assisi Domani del sindaco Stefania Proietti. Obiettivo di Sdringola, “capire come l’amministrazione comunale possa agire in relazione alla messa in esercizio dell’impianto di pirogassificazione dei rifiuti nel sito previsto (la zona del Caminaccio), considerato che l’impianto di pirogassificazione verrebbe messo in funzione in un contesto urbano già gravato da altre fonti di inquinamento e sul quale insistono scuole, università, centri di assistenza e molteplici abitazioni”.
“Evidentemente questi signori – scrive la Fragola Spa – ignorando totalmente il comunicato aziendale e neanche lasciandosi minimamente sfiorare dal pensiero di interpellare direttamente la nostra società, hanno proseguito imperturbabili per la loro strada inquisitoria. Non è valso neanche l’illuminante intervento della Presidente della I commissione consiliare Federica Lunghi, si preferisce ancora sparlare a sproposito di un fantomatico impianto che si vorrebbe realizzare in località Caminaccio. Non sono bastati – continua la nota della Fragola Spa – i vari Liberati e Leggio che hanno indebitamente pubblicato la nostra relazione tecnica e, travisando quanto in essa scritto, hanno diffuso menzogne infangando il nostro nome e la nostra condotta! No, non sono bastati. Così, questi signori, anziché riportare la richiesta di sperimentazione su un piano di corretta informazione, preferiscono alimentare il megafono dei soliti illuminati abituali tuttologi che, formidabili esperti anche di scienza e tecnica, dalle pagine del web disquisiscono ampiamente su gassificatori, pirolizzatori, termovalorizzatori, inceneritori, diossine, monossidi, energia e chi più ne ha più ne metta. Siamo costernati – conclude la nota della Fragola Spa – increduli e indignati. È una vergogna”.
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