Giorgio Bartolini interpella la giunta sul progetto del Giubileo della luce che ha visto vincere un progetto del Sacro Convento.
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“La passata amministrazione – scrive il consigliere di minoranza – ha presentato un progetto d’illuminazione chiamato “Giubileo della Luce” allo scopo di finanziare un impianto di pubblica illuminazione nonché il miglioramento del fondo della strada che da Porta S. Giacomo porta a Ponte Grande per l’importo di euro 100.000; Che nel contempo un progetto d’illuminazione è stato presentato dal Sacro Convento dei frati francescani di Assisi per illuminare spazi del convento di loro proprietà; Poiché il progetto relativo al Sacro Convento è stato finanziato mentre quello del comune di Assisi non è stato preso in considerazione dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Bartolini chiede di conoscere:
1. Se è vero che il finanziamento relativo al progetto d’illuminazione poteva essere concesso dall’ANCI, Ente titolato a gestire i finanziamenti e dare l’approvazione solo per pubbliche amministrazioni e non per privati;
2. Se corrisponde al vero che anche il progetto privato è stato firmato del rappresentante del comune di Assisi;
3. Se corrisponde al vero che l’attuale Sindaca, nell’andare a Roma a sponsorizzare il progetto del comune, si sia sbagliata ed abbia sollecitato quello dei Frati, tanto che si dice che la lettera di approvazione per i frati sia arrivata al protocollo del comune.
Poiché la strada è molto frequentata dopo la chiusura della piazza di San Francesco, c’è da immaginare che i cittadini non saranno affatto contenti di sapere che il progetto del Sacro Convento è stato approvato con l’imprimatur della stessa Amministrazione Comunale, mentre il progetto del Comune di Assisi è stato bocciato e la strada pericolosa è rimasta al buio. Evidentemente si doveva fare una scelta e qualcuno ha pensato di favorire la comunità religiosa dei frati francescani a spese della comunità civile. Se la scelta sia stata opportuna non lo sappiamo. Vorremmo solo che la cittadinanza ne fosse informata, mentre sulla questione si è steso un colpevole velo di silenzio. Naturalmente su quanto è avvenuto anche i consiglieri di maggioranza hanno le bocche cucite, salvo qualche lodevole eccezione, il cui parere vorremmo fosse espresso in Consiglio Comunale”.
Foto di Giacomo Balzarini, Rete Comuni Italiani
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