‘La campagna elettorale entra nella fase conclusiva e il PD cerca di imporre la sua agenda anche all’amministrazione della Città Serafica. Le proposte, sulla scia di quelle attuate a Bologna, vanno dalla cittadinanza onoraria conferita ai minori stranieri, allo Ius scholae e allo Ius soli”. Lo scrive in una nota Fratelli d’Italia Assisi, continuando la discussione che si è sviluppata in seguito all’iniziativa del Pd cui è seguita la contrarietà della Lega.
“Al di là degli slogan e delle belle parole, le iniziative a livello locale non rendono effettivo alcun diritto e non danno risposte concrete ai problemi che, al contrario, si possono affrontare solo immettendo risorse finanziare per l’eliminazione delle disuguaglianze, a tutti i livelli. La considerazione vale a maggior ragione per un territorio come quello di Assisi – scrive FdI – che si impoverisce e spopola sempre più e nel quale aumenta la povertà anche tra le famiglie con reddito. Negli ultimi anni, basti dire che sono esplose le richieste di aiuto alla Caritas da parte delle famiglie italiane, come mai era successo prima. Al contempo diminuiscono – e purtroppo caleranno ancora, dopo le misure devastanti attuate nel corso della pandemia e per via dei rincari di materie prime, elettricità e gas – le imprese attive sul territorio. Il consiglio che Fratelli d’Italia si sente di dare all’Amministrazione di Assisi – continua la nota – è di concentrarsi su qualcosa di concreto, per attrarre investitori ed imprese, per mettere gli uffici comunali nelle condizioni di funzionare meglio – con organici numericamente adeguati – rigettando queste misure demagogiche proposte dal PD”.
“Ius scholae e ius soli – secondo i meloniani – sono materie di competenza del Parlamento sulle quali nulla possono dire o fare i comuni. Se anche si pensasse – come ipotizzato – di intervenire a livello comunale concedendo la cittadinanza onoraria ai minori stranieri, i destinatari non beneficerebbero di un solo diritto in più rispetto a quelli che già la nostra Costituzione attribuisce a tutti i minori, indistintamente tutelati e giuridicamente protetti dallo Stato italiano. Quelle che vanno eliminate sono le disuguaglianze “sostanziali” che purtroppo esistono anche in presenza di diritti “formalmente” riconosciuti; un problema serio che non riguarda solo la dicotomia cittadini-stranieri, ma anche quella Nord-Sud, centro-periferia. Da noi, ad esempio, ci sono da colmare le differenze tra le frazioni, che appaiono sempre più evidenti ogni giorno, anche a causa di interventi dell’Amministrazione che sistematicamente trascurano alcune porzioni del territorio”.
“La ricetta per risolvere i problemi è una: mettere tutti nelle migliori condizioni per creare lavoro ed opportunità, facilitare le imprese e snellire la burocrazia, perché solo così si possono garantire parità di diritti, dignità, integrazione e benessere, indipendentemente dal fatto che si sia italiani o stranieri. L’amministrazione Proietti, se vuole davvero fare qualcosa in questa direzione, abbandoni la demagogia anacronistica del PD. Perché vediamo crescere ogni giorno la distanza tra chi governa la nostra Città e chi ci vive. E ora tutti capiscono anche perché”.
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