“Ad Assisi si parla tanto ma non si fa politica. L’amministrazione spieghi ai cittadini e all’opposizione, perché da quasi due mesi il consiglio comunale non viene convocato”. Lo segnalano i consiglieri della Lega Assisi Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli in una nota. “Le dimissioni dell’incaricato in quota Pd, Alberto Capitanucci (mai esternate pubblicamente), scuotono il palazzo. La ricerca dei nuovi equilibri di governo con uno sguardo teso al destino della Sindaca Proietti che cercherà sponde, tanto nei Cinque Stelle che nel Pd per i suoi destini futuri, lascia momentaneamente al palo le liste civiche in suo appoggio. Abbondanti dosi di digestivo sono già pronte per prevedibili mal di pancia per chi tra le civiche non potrà essere accontentato”.
“Il teatrino delle dimissioni – ricordano i due consiglieri della Lega Assisi – non è uno spettacolo nuovo per la giunta Proietti. Ricordiamo a tal proposito quelle di Travicelli, Rota, Guarducci e Pettirossi da assessori, e le dimissioni di Matarangolo da consigliere, ed ora …..? Concretamente per quanto ci riguarda, qualsiasi nuovo nominativo non ci fa cambiare il giudizio negativo che abbiamo sul lavoro di questa amministrazione. Il ruolo Sindaco centrico, mai smentito dalla caratteristiche personali della Proietti, ora presidente della Provincia e in aria di candidatura per le regionali, di fatto non lascia margini di operatività ai suoi assessori e consiglieri di maggioranza. Senza la capacità di dialogo e di fare squadra, il governo cittadino perde di incisività, lo notiamo noi, lo notano le persone, con il risultato che l’interesse dei problemi del territorio non si affrontano in modo organico, programmatico, razionale. Nella narrativa delle dimissioni, dell’assessore ai lavori pubblici ( se confermate), leggiamo dunque questa difficoltà di dialogo tra assessore e il primo cittadino ma probabilmente a pensarci a fondo a dare adito alle voci circolanti, potrebbero esserci anche ben più importanti motivazioni.
“Sarà lo stesso Capitanucci a spiegare i veri motivi di queste annunciate dimissioni, quale atto dovuto verso i cittadini, nei confronti dei quali da amministratore si è preso qualche buon impegno economico progettuale che coerentemente dovrebbe portare a termine. Ma non è questo turnover a preoccuparci – scrivono Mignani e Pastorelli della Lega Assisi – piuttosto la paralisi amministrativa ed istituzionale che questa impasse, della scelta del nuovo sostituto del dimissionario sta determinando. I cittadini alle prese con i problemi reali di tutti i giorni, si saranno ben accorti che sono i giochi di poltrone interni alla maggioranza a farla da padrone ed al secondo o terzo piano i problemi della città. Mentre a noi consiglieri ci viene impedito di esprimere la nostra opinione perché privi della convocazione del consiglio comunale. Eppure le difficoltà esistono, ne sono testimonianza le numerose interpellanze che come Lega abbiamo presentato in attesa di essere discusse in sede consiliare. Ci basta ricordare, tra gli argomenti, la non facile impresa di segnalare una emergenza telefonicamente , via e-mail, o tramite Pec al comune. O quella quasi impossibile di conferire direttamente con uno degli uffici”.
“Vorremmo discutere inoltre delle difficoltà che assurgeranno, con l’arrivo dei turisti, come i problemi del traffico e della pulizia della città, per non parlare dei vari episodi di micro criminalità e dei furti alle abitazioni, determinati per lo più dello spegnimento notturno dell’illuminazione. E che dire della questione Capitanucci? Se dovesse lasciare, vorremmo discutere di queste dimissioni e dei lavori pubblici incompiuti che si lascia alle spalle. Pincio, Rocca Maggiore e Minore, Teatro Metastasio, Piscina, Stadio Comunale, Palazzo Vallemani, San Ildebrando l ‘elenco della Lega Assisi – e soprattutto, parlare di chi si farà artefice di quella visione di città, tanto decantata in consiglio comunale che ora non troverà mai compimento, perché priva del suo massimo ispiratore. Ma come si è capito, anche i consiglieri di minoranza, come ai cittadini non è consentito esprimere la propria opinione. Subiamo questa sorta di stasi politica/amministrativa che sicuramente non è dipesa dalla operatività del personale impiegato, ma dalla mancanza di direttive precise per la confusione che imperversa nella ricerca del nuovo assessore”.
“Diciamo questo per ricordare che è un periodo in cui non ci è concesso di esercitare, se non attraverso i giornali, il nostro ruolo di opposizione. L’impossibilità è data dal fatto – ricorda la Lega Assisi – che sono quasi due mesi che non viene convocato il consiglio comunale, cosa che non ci permette di discutere le numerose interpellanze presentate. Troviamo infatti surreale, tanto per citarne ancora una che, per poter parlare delle difficoltà evidenziate nell’applicazione del piano di emergenza neve, lo si debba fare in primavera. Alle varie interpellanze, va aggiunto, come fatto ancora più grave che, nonostante le richieste di accesso agli atti, per la trasparenza della attività della giunta che dovrebbero essere per l’amministrazione un adempimento normativo previsto dalla legge 241 del 90, per il quale c’è l’obbligo di risposta entro i trenta giorni, di fatto questo adempimento viene ampiamente ignorato“.
“Vorremmo dunque tornare ad esercitare il nostro ruolo di consiglieri di opposizione – concludono Mignani e Pastorelli – senza pensare di dover ricorre di segnalare il tutto al Prefetto. Come non rimanere tuttavia perplessi su quanto sta di fatto accadendo? E se lo spettacolo non molto edificante dell’ accaparramento della poltrona dell’assessorato ai lavori pubblici, sta determinando tutto questo marasma, siamo altresì in pensiero per quanto succederà in futuro, quando la corsa per le regionali potrebbe liberare la poltrona che conta più di tutte, quella del sindaco. Sarà allora che la ‘notte dei lunghi coltelli’ troverà il vero compimento!?”
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