Lega e M5s Assisi all’attacco sulla chiusura della piazza San Francesco, che per il Comune è stata decisa dalla Prefettura e per le minoranze è stata decisa dalla giunta. Non si ferma dunque la querelle dopo l’increscioso caso della paziente costretta ad arrivare a piedi all’ambulanza bloccata dal pilomat.
“Il comitato citato nel comunicato della giunta – dice Fabrizio Leggio, capogruppo del Movimento 5 Stelle – è un organo consultivo, non ha deliberato un bel niente. L’ordinanza di chiusura della piazza è un’ordinanza sindacale, non c’è un’ordinanza Prefettizia. L’autorizzazione a mettere i pilomat l’ha data il Comune, con la precedente amministrazione, e non per rispondere ad esigenze di sicurezza. Questo – conclude Leggio – è come per il tavolo interistituzionale sulle Fonderie Tacconi: tutti intorno a un tavolo così la responsabilità delle decisioni (o delle non decisioni) è di tutti, cioè di nessuno”.
“Come sempre – aggiunge Stefano Pastorelli, coordinatore comprensoriale dei salviniani – la ‘toppa del Sindaco è peggiore del buco’. Bastava ammettere che c’era stata una disattenzione, un malfunzionamento, un errore umano e, chiedendo scusa, vigilare che la cosa non avvenga più, invece il Sindaco si arrampica sugli specchi, naviga in acque torbide forse malconsigliata. La sicurezza è compito del Sindaco come pure garantire l’accesso dei mezzi di soccorso. È chiaro che la responsabilità sul malfunzionamento del pilomat è del proprietario della strada che è comunale (a differenza della Piazza di San Francesco ancora in centenaria diatriba), come pure è evidente che il traffico è regolamentato da apposita Ordinanza Sindacale (del Sindaco). Il disservizio è figlio dell’approssimazione con cui questa amministrazione affronta le problematiche, infatti bastava un minimo di attenzione in più e tutto si sarebbe risolto. Ora per colpa dell’incertezza su chi dovesse fare cosa… i soccorsi non sono arrivati”.
“Parliamo di una delle Piazze più importanti del mondo – scrive Pastorelli – in una zona frequentata da milioni di persone ogni anno, non sul cucuzzolo della montagna. Affrontare le questioni in modo approssimativo – secondo il coordinatore della Lega – mette in pericolo la vita delle persone oltre che causare danni alla città. Ci auguriamo che la Procura della Repubblica faccia chiarezza sulla regolamentazione degli spazi pubblici e sulla sicurezza delle persone. Ci potrebbero essere anche gli estremi per un’interruzione di pubblico servizio con una condotta di rilevanza penale, speriamo che tale disattenzione sia da monito per evitare ulteriori danni”.
© Riproduzione riservata

