“La vicenda del kit del pellegrino e la veemenza con cui tutti gli attori della faccenda si siano prodigati a mettere la polvere sotto il tappeto, ci costringe ad un ulteriore approfondimento. Ci sono infatti ancora alcune lecite domande che non hanno avuto risposta e la faccia tosta del Sindaco che sta tentando in tutti i modi di derubricare la cosa come una strumentalizzazione politica, ci costringe ad andare fino in fondo”. È la dura nota diffusa via Facebook dal M5S Assisi, dopo le polemiche scaturite sulla mail pervenuta agli operatori turistici dall’ufficio turismo del Comune di Assisi nei giorni scorsi e che ha scaturito discussioni e polemiche: “Questa è la corretta ricostruzione dei fatti: l’ufficio turismo del Comune di Assisi – dice il M5S – ha veicolato a tutti gli operatori turistici una lettera di un’agenzia turistica campana, introducendola con un preambolo in cui testualmente si scriveva “Alleghiamo la lettera dell’agenzia turistica campana che spiega l’obbligatorietà del Pass del Pellegrino e come fare nel caso gli ospiti interessati all’evento Lampada Votiva non ne siano a conoscenza”.
“Nella lettera allegata – prosegue il M5S Assisi – lo stesso tour operator si rivolgeva a tutte le strutture ricettive della Regione Umbria e invitava ad informare gli ospiti interessati a quanto in oggetto che, su disposizione dell’Arcidiocesi di Napoli e del Sacro Convento di Assisi, anche per motivi di sicurezza, la loro Agenzia era l’unica incaricata a distribuire il Pass per l’accesso ai siti religiosi in occasione delle festività di San Francesco. Contattando la suddetta agenzia si veniva informati che il Pass faceva parte di un kit del Pellegrino dal costo di 7 euro. A questo punto della storia si inserisce la nostra polemica (lecita?) che ha poi sollevato il polverone di proteste e portato ai chiarimenti ai quali assistiamo in queste ore”.
“Visto però – aggiunge la nota – l’audace tentativo di rigirare la frittata, vogliamo andare fino in fondo ed avere la risposta ad alcune domande rimaste inevase (presenteremo anche un interpellanza). In quale maniera e attraverso quali attori l’iniziativa commerciale (presentata come obbligatoria e per motivi di sicurezza) è arrivata in comune ed ha transitato fino ad essere stata formalmente inviata a tutti? Quali provvedimenti ha preso o sta prendendo questa amministrazione, nota per l’inflessibilità fin qui avuta nei confronti di tutti coloro che hanno commesso degli errori? E soprattutto – conclude il M5S Assisi – cosa facciamo con quelli che, indotti dalla comunicazione sbagliata del comune avessero già pagato il fantomatico kit ?”.
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