“Ho apprezzato molto le iniziative che sono state intraprese dal Museo Diocesano e Cripta di San Rufino e anche per il campanile della Cattedrale con la realizzazione del virtual tour. Mi chiedo invece come i musei comunali riapriranno nel momento in cui torneremo ad una situazione di normalità. Mi riferisco a quello del Foro Romano e alla Rocca Maggiore, che è da sempre il luogo più frequentato di Assisi dopo la Basilica di San Francesco”.
Antonio Lunghi, dai banchi dell’opposizione del consiglio comunale, cerca di guardare avanti, quando l’emergenza Covid sarà finita chiedendo interventi che possano giovare a una migliore godibilità dei musei comunali, a cominciare dall’antica piazza della città, dall’ingresso sacrificato (situato in via Portica, passando per la cripta romanica dell’ex chiesa di San Nicolò “de platea”), e non solo. “Siamo in un tempo di attesa – – spiega ancora Lunghi alla Nazione Umbria – in cui tra le tante tristi situazioni ci sembra di vedere un piccola luce in fondo al tunnel. È questo anche il tempo delle scelte: il tempo per pensare come uscire da questa situazione drammatica che sta vivendo la città. Nel periodo estivo gli altri musei sono stati riaperti ed hanno anche tentato di fare promozione cosa che invece non accaduta per i Musei Comunali”.
“Per il Foro Romano – confessa poi lo stesso Lunghi – ho una particolare simpatia, anche perché mi sono interessato, nello scorso quinquennio amministrativo, sul come valorizzare l’Assisi Romana”. Lunghi invoca alcuni interventi di natura pratica e legati alla fruibilità dello spazio museale. “Sarebbe opportuno sistemare l’ingresso con un accesso più consono e adatto, per quanto possibile, ai portatori di handicap e si potrebbe utilizzare lo spazio limitrofo all’ingresso, le fonti di San Nicolò come vetrina per mostrare con delle immagini quello che c’è sotto la Piazza ai più sconosciuto, anche agli assisani”.
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