“La Regione Umbria sta procedendo al potenziamento dell’ospedale di Assisi, come anticipato a più riprese dall’assessore Luca Coletto e come richiesto da una mozione di cui ero primo firmatario e che è stata approvata in Consiglio regionale”. Lo sottolinea il capogruppo della Lega all’Assemblea legislativa, Stefano Pastorelli. Una nota inviata prima che fosse resa pubblica la lettera-denuncia di 9 sanitari sulla situazione del pronto soccorso.
“La Giunta Tesei – spiega Pastorelli – sta lavorando nella direzione di valorizzare il presidio ospedaliero di Assisi attraverso strategie vincenti di consolidamento delle potenzialità esistenti e di attivazione di nuove prestazioni al cittadino. Sono infatti previsti un nuovo primario di medicina dopo troppi anni di ‘vuoto’ e l’implementazione sia delle professionalità, con l’arrivo di un cardiologo e un ginecologo, sia dei servizi, con l’attivazione della chirurgia mini-invasiva del piede per adulti e bambini“.
“Grazie all’individuazione del primario di medicina (in realtà Salvatore Pezzutto, che avrebbe vinto il posto, sta riflettendo se accettare o meno; dovesse dire di no, entrerà il terzo classificato visto che il secondo classificato, Manuel Monti, ha scelto Gualdo, ndr) – rileva il capogruppo della Lega – potrà essere garantita l’autonomia dell’ospedale di Assisi nella gestione delle risorse e in generale della struttura e assicurata una migliore qualità dei servizi ai pazienti. Nel quadro delle professionalità esistenti vengono introdotte due figure fondamentali come un ginecologo e un altro cardiologo. A questo si aggiunge il potenziamento dei servizi, grazie alla programmazione dell’attività chirurgica mini-invasiva del piede per adulti e bambini, stabilita in seguito a un accordo tra Azienda Ospedaliera di Perugia e Usl 1”.
Per Stefano Pastorelli “quello portato avanti dall’assessore Coletto è un lavoro in netta controtendenza rispetto al modus operandi dei precedenti governi regionali a guida Partito Democratico, la cui inadeguatezza ha provocato negli anni il depotenziamento dell’ospedale di Assisi, la fuga delle professionalità e la riduzione dei servizi sanitari. La Giunta Tesei risponde con i fatti alle becere polemiche della sinistra riguardo la situazione di molti ospedali del territorio regionale. Polemiche che giocano sulle paure dei cittadini e si basano sulle difficoltà derivanti da due anni di pandemia che hanno interessato e stanno interessando tutte le regioni d’Italia, comprese quelle governate dal Partito Democratico”. “Le continue mistificazioni di certa parte politica – conclude il consigliere di maggioranza – sono ridicole, considerando il lavoro che la Regione Umbria ha avviato sulla rete sanitaria territoriale e la condizione di criticità preesistente causata dalla pessima gestione del passato, sfociata nello scandalo Concorsopoli”. (Continua dopo la foto)
Intanto il comitato per il potenziamento dell’ospedale di Assisi, per tramite di Leonardo Martinelli, fa sapere che “Stiamo continuando a seguire con attenzione i lavori degli Uffici Regionali per il riassetto degli Organici che si stanno delineando nei diversi Nosocomi ed in particolare in quello di Assisi. Riscontriamo che si stia procedendo, ma chiediamo ancora di accelerare le nuove nomine nel rispetto degli impegni presi con la cittadinanza e le Istituzioni della Zona Sociale Tre. Non entreremo mai nel commento dei nomi che si stanno delineando, né sulle decisioni individuali ma – si legge in una nota – ribadiamo che il nostro interesse è quello che l’Ospedale di Assisi sia effettivamente un Ospedale di Territorio, come risulta da tutti i documenti, e che abbia la congruenza del Personale sanitario tutto e dei relativi presidi necessari”.
“Analoga attenzione riversiamo sulle altre Strutture socio-sanitarie del Territorio, dove ancora occorre un confronto più specifico, ricorrendo anche la circostanza della possibilità di nuovi presidi di comunità. Ci sembra azzardata l’idea di poter rinnovare la Sanità italiana avendo stanziato solo un ulteriore miliardo di euro da distribuire alle Regioni. Magari fosse sufficiente! La coperta della Sanità pubblica è stata sempre corta! Non è escluso però che i contributi del PNRR smentiscano questa cattiva tradizione. Apprendiamo infine che anche il Ministro Speranza è stato informato sull’Ospedale di Assisi. Chi ha responsabilità decisionali abbia coraggio, avremo buona memoria”.
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