Il Prg Ricci mette a rischio il riconoscimento Unesco? Lo sostiene il Movimento 5 Stelle Assisi, dopo che negli ultimi giorni si è sviluppato un ampio dibattito sulla trasformazione di Villa Gualdi in struttura ricettiva, con tanto di lettere al ministero della cultura e all’Unesco. Già nel 2013 era stato paventato questo rischio, e all’epoca una nota dell’allora primo cittadino, appunto Claudio Ricci, aveva spiegato come l’ipotesi – e i servizi giornalistici e televisivi di testate nazionali – “non è corrispondente ai fatti e sono totalmente infondate, perché le aree inedificabili (zone di protezione Buffer) rimangono ‘immutate’ ed anzi vengono ampliate le zone di tutela con linee guida di restauro del paesaggio nel piano di gestione Unesco. L’Unesco, anche nell’ultimo Comitato in Cambogia (nel 2013, ndr), non ha ‘eccepito nulla al Sito Assisi’, come dimostrato dai documenti ufficiali che, anzi, viene spesso preso a modello”.
Per il Movimento 5 Stelle, nel caso di Villa Gualdi “Non appaiono irregolarità palesi e l’opera è resa possibile dal nuovo Piano Regolatore che la giunta Ricci ha regalato alla città”. Parole dette anche a proposito dell’autorizzazione paesaggistica da parte della sovrintendenza, che è stata parimenti ottenuta. “Il problema che ora si pone e che questa vicenda ha ancor più evidenziato – secondo il M5S – è come possiamo al più presto porre rimedio per evitare interventi edilizi in quella fascia di tutela che il vecchio Piano Regolatore Generale, redatto da Giovanni Astengo, vincolava e proteggeva in maniera assoluta, e la cui preservazione è stata uno dei fattori principali che hanno consentito ad Assisi di entrare a far parte della lista dei luoghi patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, insieme a tutto il suo territorio comunale. Lista dalla quale, anche a causa del Prg Ricci, oggi potremmo anche correre il rischio di essere estromessi, con tutto quello che ne consegue dal punto di vista del danno di immagine”.
Secondo il M5S Assisi, “Oggi, con il PRG vigente, i terreni agricoli intorno al colle storico, prima considerati area sottoposta a tutela assoluta, rispondono solamente alla legge regionale, né più né meno che un terreno agricolo lungo la superstrada a Deruta o a Marsciano, con tutte le pericolosissime conseguenze del caso”. Tra le aree segnalate dal Movimento 5 Stelle Assisi, “L’area di San Masseo, risulta come possibile area di espansione ricettiva. Anche all’interno delle mura urbiche non c’è più la tutela di prima, e gli interventi edilizi in prossimità di Porta Mojano e all’interno dell’Anfiteatro Romano sono lì a dimostrarlo. È assolutamente urgente, pertanto, operare una variante al PRG Ricci nella parte normativa, che reintroduca dei vincoli stringenti in una fascia di rispetto attorno al colle storico, a tutela del patrimonio paesaggistico che è e resterà il bene più importante per l’economia della nostra città”. Un tema che sarà dirimente anche per capire – conclude il M5S – eventuali alleanze.
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