Dopo la battagliera nota di Luigi Bastianini, consigliere dei Cristiano Riformisti che chiede certezze sulla rete idrica a Rivotorto anche considerato che circa venti famiglie sono costrette ad attingere da pozzi la cui acqua è risultata “non rientrante nei limiti batteriologici previsti dalle leggi vigenti”, arriva la replica di Assisi Domani, per bocca di Giuseppe Cardinali, capogruppo della civica del sindaco.
“L’ente competente per l’estensione della linea acquedottistica è l’AURI, Autorità Umbra Rifiuti e Idrico, che l’effettua attraverso il soggetto attuatore Umbra Acque. Purtroppo – sostiene Cardinali – il piano di investimenti 2016-2019, che l’attuale amministrazione Proietti ha ereditato da quelle precedenti, non prevedeva alcuna estensione delle linee in questa zona di Rivotorto, né in tante altre frazioni dove si presenta lo stesso problema con interi abitati che si riforniscono di acqua da pozzi ormai in gran parte inquinati. Tuttavia – si legge nella nota a proposito della rete idrica a Rivotorto e non solo – proprio perché l’acqua è un bene primario per tutti, l’amministrazione ha voluto intervenire, e continuerà a farlo nelle situazioni più emergenziali, nonostante non sia di diretta competenza, per fornire alle persone, anche nelle frazioni, i servizi chiave per la qualità della vita com’è quello di fare arrivare acqua potabile a chi ne è sprovvisto, che è una priorità del programma di governo. È necessario ricordare ai cittadini che la costruzione di nuove linee acquedottistiche deve essere pianificata ogni 3 anni dall’AURI, ente pubblico regionale di cui fanno parte tutti i comuni dell’Umbria, ed eseguita a carico di Umbra Acque, ente che gestisce l’acqua pubblica a seguito di gara. Proprio a valere sulle bollette dell’acqua che tutti paghiamo ad Umbra Acque devono essere fatti gli investimenti per le cosiddette ‘estensioni di linea’”.
Secondo Giuseppe Cardinali, “La situazione in cui versava Assisi nel 2016 era drammatica: nessun investimento di linee acquedottistiche previsto nei tre anni successivi da AURI, perché non vi era stata la pressione del Comune per ottenere l’acqua pubblica in tante zone ancora sprovviste. Ci sono alcuni casi in cui si è dovuto intervenire in urgenza, con l’apporto diretto di finanze comunali: ne sono un esempio l’estensione di rete nella zona tra l’aeroporto e la zona industriale a Petrignano, in via Salette a Rivotorto, via dell’Aeroporto a Petrignano, in Via Fonte Pallotta a Capodacqua, Castelnuovo, Santa Maria degli Angeli e in altre ancora. Ma è doveroso chiedere agli Enti preposti di intervenire facendo investimenti per l’acqua pubblica in un comune che, come riconosciuto dagli stessi enti, è tra quelli che hanno più carenze perché poca è stata l’attenzione negli ultimi 20 anni al problema”.
“Il Sindaco Stefania Proietti – aggiunge Cardinali – ha inserito nelle priorità di intervento dell’amministrazione l’acqua pubblica: è stata innanzitutto eseguita dal Comune una mappatura chiara di tutte le zone non ancora fornite dal servizio idrico, che ha permesso di formulare le richieste ad AURI e Umbra acque per il piano triennale 2020-2023 per portare l’acqua in tutte le frazioni che ne erano ancora incredibilmente sprovviste. Il Sindaco ha avanzato, nei tempi e nelle sedi preposte, dopo molti incontri con l’ente gestore, la richiesta di una copiosa lista di interventi di estensione di rete idrica a Rivotorto e in altre zone del territorio, nell’ambito del programma pluriennale di investimenti AURI 2020-2023. Proprio ieri Umbra Acque, con una comunicazione acquisita al n. 19108 del protocollo comunale, ha formalmente comunicato che Rivotorto – oltre a Palazzo, Tordibetto, Pieve San Nicolò, Petrignano, Castelnuovo, Capodacqua, Paradiso, Santa Maria di Lignano, S.Presto, S.Anna e altre ancora – è stato inserito nell’intervento di ‘estensione delle reti idriche di distribuzione …’ alla quale seguirà coerentemente la fase di realizzazione da parte della stessa Umbra Acque. Le nuove linee, già finanziate nel piano di investimenti dell’AURI, saranno perciò progettate e realizzate da Umbra Acque già a partire dall’anno in corso, portando finalmente acqua pubblica alle utenze più volte giustamente citate dal consigliere Bastianini e in altre frazioni. Si tratta di investimenti importanti ed è giusto che ricadano sul territorio quelle tante risorse che sono versate nelle bollette di tutti noi e preposte proprio agli investimenti: non a caso i comuni di Assisi e Città di Castello avanzarono, in una assemblea Umbra Acque, la richiesta di divisione degli utili della stessa società al fine di eseguire in proprio gli interventi per realizzare nuove linee di acquedotto qualora la società non li avesse fatti. Ulteriori esigenze anche emergenziali saranno sicuramente prese in considerazione per l’esecuzione diretta nei limiti delle risorse del bilancio comunale”.
(Foto in evidenza di Enrica B., per gentile concessione)
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