Le polemiche sulla regolamentazione del traffico nel centro storico di Assisi si potrebbero risolvere in un colpo solo, con un sistema di controllo degli accessi. Lo scrive il consigliere di minoranza e già vicesindaco Antonio Lunghi. “La giunta Comunale – scrive il capogruppo di Uniti per Assisi – ha preso il giusto provvedimento di chiudere momentaneamente la piazza del Comune dal 29 Giugno al 6 Gennaio 2020. In questi giorni ci sono state delle prese di posizione pubbliche da parte della “Lega” di Assisi che si è dichiarata contraria a questa decisione“.
“Quello della chiusura della Piazza e più in generale del Centro Storico di Assisi – spiega Lunghi a proposito del sistema di controllo degli accessi – è un tema ricorrente nel dibattito politico degli ultimi quaranta anni di vita amministrativa. Niente di nuovo. Quello che ci sorprende è come non riusciamo su questo aspetto a trovare una strada condivisa da percorrere. Un tempo era la sinistra paladina della chiusura ma oggi viviamo in un momento buio in cui anche sostenere un’idea o un progetto va vagliato nel politicamente corretto. Siamo proprio caduti in basso!!!!”.
“Il Centro Storico di Assisi – dice Lunghi – è la nostra fabbrica e dobbiamo tenerla nel miglior modo possibile e quindi con meno macchine in giro specialmente e soprattutto quando c’è più gente che lo usufruisce e che ne gode. Poi ci sono i residenti del centro storico, “gli ultimi dei mohicani”, che hanno fatto una scelta di vita per rimanere entro le mura con tutte le difficoltà che questo comporta. C’è la gente che lavora ad Assisi e che deve utilizzare questo contenitore. Lo deve fare con discrezione accettando le difficoltà di un uso non continuo”.
Per dare risposta a queste situazioni esiste una tecnologia collaudata e funzionante: il sistema di controllo degli accessi. È quello che ho tentato di realizzare – ricorda Lunghi – negli anni in cui ho ricoperto l’incarico di assessore alla viabilità. Il sistema è stato realizzato, serve per ora a monitorare gli ingressi ma può essere utilizzato per controllare gli ingressi. In questo modo senza tanti proclami il problema può essere risolto”.
“Vorrei anche ricordare gli altri due provvedimenti che con molta difficoltà sono riuscito a portare a termine: la realizzazione del pistone per impedire l’ingresso in piazzetta Chiesa Nuova ed indirettamente quello di ingresso a Piazza S. Francesco e lo spostamento del mercato del sabato mattina in Borgo Aretino. Sono azioni definitive e non sperimentali: di esperimenti questa città ne ha visti a decine con scarsi risultati. Su questo tema sono stato sconfitto ma non demordo: via Portica e via S. Francesco non sopportano le autovetture: è una questione di civiltà”.
“Ultima osservazione – conclude Lunghi – vedo ancora queste fioriere con segnali stradali infissi con una gettata di calcestruzzo che delimitano la nostra piazza. Se vogliamo valorizzare la scelta di chiudere la Piazza occorre investirci. Non occorrono tanti oggetti ma occorre allestire questo spazio a cui siamo tutti sentimentalmente legati con semplicità e dignità nello spirito di Assisi”.
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