“Siamo alle solite … per governare ci vuole capacità e cuore, non servono chiacchiere! La prima cosa che mi preme dire innanzitutto, è ringraziare tutto il personale dell’Ufficio Servizi Demografici del Comune di Assisi per l’impegno e lo spirito di servizio che ogni giorno mostra e mette a disposizione della Comunità. Ciò va detto e stigmatizzato, nonostante le difficoltà e criticità che da anni ci sono in quell’ufficio, criticità che non dipendono assolutamente dal personale. Già dal 2016, da Assessore del Comune di Assisi con le deleghe anche per questo settore, trovai un Ufficio che, nonostante l’impegno e volontà dei singoli, era sottodimensionato e quindi sguarnito in molte posizioni. Negli anni a venire, anche a seguito del personale che è andato in pensione, l’Ufficio si è di fatto ulteriormente depotenziato. Questo nel silenzio e forse nel disinteresse più assoluto dell’Amministrazione.
In questi giorni, dopo tante, troppe segnalazioni di disservizi, l’amministrazione ha tentato di metterci una “toppa”, che poi si è rilevata peggiore del buco! Nel comunicato che l’Amministrazione ha pubblicizzato un numero telefonico dedicato, come se fosse la panacea a tutti i problemi, si è cercato di “menar il can per l’aia”, additando responsabilità alla crisi pandemica (paravento dietro al quale sempre più spesso si nascondono le Amministrazioni incapaci e inefficienti) e più o meno vaghe e imprecise responsabilità del Governo. Cominciamo subito da quest’ultima affermazione, da quando è iniziata questa crisi pandemica, il Governo ha agevolato i Comuni esentandoli da quasi tutti i vincoli di bilancio. Quindi, la colpa o le colpe che l’Amministrazione vorrebbe addossare al Governo, per chi non l’avesse ancora capito, è e rimane una semplice storiella che non sta in piedi. Altrimenti – segnala Travicelli – l’amministrazione non avrebbe potuto riempire a dismisura altri Uffici di tanto personale. Le ristrettezze evocate, non possono essere a corrente alterna. Inoltre, il paravento del COVID-19, è servito, e serve a questa Amministrazione, (e non solo per questo specifico Ufficio), a mascherare le incapacità politiche di saper governare e amministrare una “macchina” importante e delicata come è il Comune di Assisi.
Tornando all’Ufficio Servizi Demografici, Travicelli segnala che “aver chiuso la delegazione di Petrignano, di certo ha aumentato i disservizi in essere in questi ultimi anni. Un Ente Pubblico come il Comune non deve creare utili ma deve fornire prima di tutto servizi alla collettività, e quindi molti ‘numeri’ che furono evocati quando si chiuse la delegazione di Petrignano, altro non sono stati che un semplice pretesto. E con questo ritorniamo al tema iniziale. Detto ciò, si vuole anche stigmatizzare che l’amministrazione, in questi ultimi mesi di campagna elettorale, non ha pensato altro che a dispensare asfalto a piene mani, a destra e a manca, come se il solo problema di questo comune fossero le strade! Inoltre, sempre a riguardo delle strade, con particolare riferimento a quelle di montagna, questa amministrazione si è intestata opere di altri Enti, come l’ANAS ed altri. Dimenticando che ci sono tanti altri servizi che abbisognano alla collettività, i Servizi Demografici è appunto uno di questi. Le lamentele di tanti cittadini, fotografano una situazione degli Uffici Demografici, impietosa e paradossale. Torno a ripetere, se ve ne fosse ancora bisogno, che tale situazione, come molte altre, non è stata cagionata dal personale dipendente, ma dalla incapacità e dall’assenza di volontà politica di un’Amministrazione che è capace di tante comparsate e di selfie, ma le azioni importanti per la città sono sempre di poca sostanza! Invece di inventarsi comparsate, visite promozionali, scene arricchite da selfie o filmatini ridicoli certi politici (se così si possono definire) dovrebbero farsi un bel giro nei vari uffici comunali per cercare di comprendere le vere problematiche e cercare delle soluzione. Oramai è tardi tanti troppi danni sono stati fatti … San Francesco aiutaci e pensaci tu, questa è la frase che ricorre in città”.
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