Zrc nel parco del Monte Subasio e gestione dei cinghiali, le minoranze presentano un’interpellanza. Lo annuncia il gruppo Lega con i consiglieri comunali Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli che, unitamente agli altri gruppi di opposizione, chiede appunto spiegazioni sulla costituzione di una Zona di ripopolamento e cattura (Zrc) all’interno della perimetrazione del Parco del Monte Subasio, sulla gestione dei cinghiali, i pericoli per la circolazione e il risarcimento dei danni per gli imprenditori agricoli.
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“Presso gli uffici della Regione Umbria – spiegano i consiglieri – è stata presentata, per l’approvazione, una proposta di istituzione di una Zona ripopolamento e cattura, con una porzione rilevante che ricade all’interno del Parco del Monte Subasio fino a lambire le mura cittadine. Abbiamo inoltre avuto notizie dalla stampa di una pericolosa presenza di cinghiali intorno alla città di Assisi, in particolare nei pressi del percorso della ex SS 147, dove sono già avvenuti spiacevoli incidenti e quasi quotidiani risultano gli avvistamenti e le segnalazioni dei cittadini impauriti ed arrabbiati. Risultano inoltre danni rilevanti alle produzioni agricole. Chiediamo pertanto a sindaco e giunta comunale: di sapere se l’amministrazione comunale fosse a conoscenza dell’iniziativa sulla istituzione della Zrc nel parco del Monte Subasio ; se in merito vi siano atti autorizzativi o richieste avanzate e se il piano dell’area naturale protetta del Parco del Monte Subasio preveda la possibilità di catturare al suo interno specie di selvaggina nobile stanziale e di svolgere tutte le altre pratiche gestionali ordinarie in tutte le Zone di Ripopolamento e Cattura, quali l’abbattimento di suidi come i cinghiali, canidi come le volpi, corvidi ed altre specie animali; di conoscere altresì quali sono le iniziative che l’amministrazione comunale intende intraprendere a tutela della pubblica incolumità, anche in qualità di rappresentante dell’Ente capofila dell’organo gestionale responsabile della gestione faunistica, al fine di rimuovere la pericolosa presenza di cinghiali nei pressi della città di Assisi; di sapere inoltre, relativamente ai danni arrecati alle produzioni agricole, a chi devono rivolgersi, tra Ente Parco e Regione Umbria, gli imprenditori agricoli per richiedere il risarcimento dei danni patiti; nel caso in cui l’onere spettasse all’Ente Parco, in che misura gli altri Comuni dovrebbero contribuire “pro quota”, considerando che all’interno degli stessi insiste pochissimo territorio del Parco, per lo più boschivo, pertanto con forte probabilità che i danni siano risarciti quasi esclusivamente dal Comune di Assisi; di conoscere infine, nell’ipotesi di ulteriori sinistri stradali con animali selvatici, i quali comportino gravi conseguenze alle persone oltre che ai mezzi di trasporto, su chi ricadrebbe ogni tipo e forma di responsabilità”.
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