I frati di Assisi si preparano per le festività natalizie: è già in allestimento il grande presepe sul prato, mentre l’albero di Natale della Basilica di San Francesco è arrivato nella giornata di martedì 28 novembre 2017. Albero e presepe della Basilica saranno dedicati ai missionari morti in odio alla fede e ai sacerdoti che operano in condizioni precarie e di estrema povertà. Per l’occasione verrà installata una natività su 445 bossoli a ricordare il numero di uomini e donne uccisi per motivi religiosi dal 2000 ad oggi (secondo i dati dell’Agenzia Fides).
Dopo aver offerto l’olio per le celebrazioni di San Francesco Patrono d’Italia, la Liguria regala anche l’abete natalizio alla città di Assisi. Alto 15 metri, l’albero di Natale della Basilica di San Francesco è proveniente dalla foresta regionale del Monte Penna ed è stato scelto con un taglio selettivo a carico delle conifere di impianto artificiale, non adatto a vivere sulle montagne liguri, “sacrificato” proprio per consentire il recupero delle latifoglie naturali, gestite secondo criteri di sostenibilità ambientale.
La cerimonia di accensione dell’albero di Natale della Basilica di San Francesco in piazza (alle 18.15) avverrà nel giorno dell’Immacolata, e sarà preceduta alle 17 da una messa in Basilica presieduta dal Cardinale Beniamino Stella. Al termine della celebrazione, alle 18.15, si terrà la cerimonia di accensione e benedizione aperta dal Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, durante la quale verranno consegnati dei doni alle famiglie più bisognose. Tra i presenti all’evento natalizio il prete di “periferia”, don Silvano Rughi, il medico missionario, Giovanni Dall’Oglio, i profughi e i poveri ospitati dalla Caritas Diocesana di Assisi. Parteciperanno all’evento anche la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e un rappresentante della Regione Liguria, nello specifico l’assessore alla cultura Ilaria Cavo.
Sempre dalla Liguria, arriverà a San Francesco un prezioso presepe storico del Settecento con 24 statuine, opera di un allievo dello scultore Maragliano, conservate presso il Museo Luxoro di Genova. Si tratta di un significativo esempio dell’interpretazione genovese del presepe barocco che riassume le varietà dell’abbigliamento delle classi meno abbienti dell’epoca e documenta l’uso del tessuto jeans, il celebre ‘blu di Genova’, nell’abbigliamento popolare.
Foto Andrea Cova
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