Angela Merkel sarà ad Assisi il 12 maggio 2018: alla Cancelliera tedesca, ospite del Sacro Convento di Assisi, sarà consegnata la Lampada della Pace per aver accolto i migranti durante una delle fasi più terribili dell’emergenza, nel 2015. Come aveva anticipato il custode del Sacro Convento, Padre Mauro Gambetti, lo scorso dicembre, “in Europa la Germania guidata da Merkel si è distinta nell’opera di conciliazione in favore della pacifica convivenza dei popoli. La cancelliera tedesca ha costruito ponti, invece di alzare muri”. “Resistendo all’ondata anti-profughi che ha investito quasi tutti i leader europei, in particolare quelli dei Paesi del gruppo Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica ceca e Repubblica slovacca) – ricordava ancora Gambetti – Angela Merkel ha invitato i rifugiati siriani a raggiungere la Germania e a fare richiesta di asilo. Nel 2015 i tedeschi hanno accolto circa un milione di migranti e la Germania è tra i sei stati dell’Ue che si sono presi carico di quasi l’80 per cento delle richieste d’asilo presentate in Europa”.
Il programma definitivo dell’arrivo di Angela Merkel ad Assisi è ancora in fase di definizione ma tra gli eventi possibili, anticipati questa mattina dai frati del Sacro Conventodi Assisi nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, una lectio della cancelliera tedesca e di Juan Manuel Santos (presidente della Colombia che ha raggiunto una tregua con i guerriglieri delle Farc ottenendo il Premio Nobel per la pace – e la Lampada di San Francesco) da tenersi al Sacro Convento. Per Gambetti (qui il discorso integrale) la Lampada di San Francesco alla Merkel è “Un dono che auspichiamo alimenti lo spirito programmatico dei governanti volgendolo sempre più alla ricerca del bene comune, dello sviluppo e dei rapporti tra i popoli sulla base di principi quali la cura della casa comune, la condivisione e l’integrazione. Certamente, i governanti sono uomini e donne che si interrogano sul senso di quello che stanno facendo e sulla meta verso la quale ci stanno portando, sul futuro delle nostre nazioni e sul patrimonio dei valori che queste vorranno esprimere e che vorranno lasciare alla future generazioni. Per questa ragione – secondo il Custode – quello di Assisi, sarà un riconoscimento e un motivo di riflessione e di confronto. Di riflessione, perché la Cancelliera sarà invitata a parlare da uno dei luoghi più cari alla cristianità, insieme al Presidente Santos che ricevette lo stesso riconoscimento l’anno precedente. Di confronto, perché ci saranno molti giovani ad ascoltarla e farle domande sulla loro Europa”.
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