“Consentire a più persone un momento di raccoglimento davanti alla tomba, sia prima che dopo la beatificazione di Carlo Acutis del 10 ottobre nella Basilica superiore di San Francesco”. Con questa motivazione il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, spiega l’esposizione del corpo del Venerabile a partire da oggi all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore, Santuario della Spogliazione, ad Assisi, e al termine della celebrazione della Messa da lui presieduta. “Il giorno della beatificazione di Carlo Acutis – precisa Sorrentino – porteremo nel luogo della celebrazione una reliquia, ma il suo corpo resterà sempre qui fino al 17 ottobre”.
Si tratta, come anticipato dalla mamma di Carlo, Antonia Salzano, al Corriere della Sera, del cuore. “Avremmo voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile, ci dissero che erano compromessi dalla malattia. Un bel paradosso, perché il cuore, perfetto, ora sarà esposto in un ostensorio nella basilica papale di San Francesco ad Assisi. Durante la ricognizione del 2019. Con atto notarile abbiamo voluto donare il corpo al vescovo di Assisi. Era giusto che appartenesse alla Chiesa universale”.
Dall’1 al 17 ottobre, la diocesi ha organizzato un ricco calendario di appuntamenti sulla figura di Carlo Acutis scandito da preghiere, celebrazioni liturgiche e momenti di animazione culturale. Nel corso della messa, alla quale hanno preso parte anche i genitori di Carlo, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti e il vice sindaco Valter Stoppini, è stata aperta la tomba con il corpo del giovane che resterà visibile fino al 17 ottobre, Sorrentino ha anticipato che “Apriremo una mensa per i poveri a poca distanza dal Santuario della Spogliazione e ogni anno sosterremo un progetto nei Paesi del Terzo mondo per aiutarli a creare le condizioni per un’economia solidale. I dettagli dei due progetti verranno resi noti nei prossimi giorni”.
“Carlo Acutis e San Francesco – ha detto Sorrentino – hanno avuto in comune, oltre all’amore per Gesù e in particolare per l’eucarestia, un grande amore per i poveri. Per questo abbiamo deciso che, in una circostanza come questa, bisognava lasciare un segno forte; e quale segno migliore se non quello della carità?”. Nel corso dell’omelia il vescovo ha sottolineato l’importanza dell’esempio del Beato per i giovani: “Carlo ha avuto una missione specialmente per i suoi coetanei di questo tempo così entusiasmante e, insieme, così disorientato. Un tempo dove si sperimentano cose meravigliose attraverso una tecnologia che unisce il mondo da un capo all’altro, ma che tante volte si fa tumulto di informazioni e messaggi contraddittori, nei quali è così difficile ritrovare la bussola della verità e dell’amore”.
“Carlo – ha aggiunto Sorrentino – è un ragazzo del nostro tempo. Un ragazzo dell’era internet, e un modello di santità dell’epoca digitale, come lo ha presentato papa Francesco nella sua lettera ai giovani di tutto il mondo. Il computer, con la sua mostra dei miracoli, è diventato il suo andare per le strade del mondo, come i primi discepoli di Gesù, a portare nei cuori e nelle case l’annuncio della pace vera, quella che placa la sete di infinito che abita il cuore umano. Quella dei giovani che vogliono davvero vivere da “originali” e non diventare fotocopie delle mode effimere”.
Commossa la mamma di Carlo, Antonia Salzano: “Siamo emozionati che finalmente la tomba di Carlo sia stata aperta, soprattutto perché i fedeli che Carlo ha sparsi per il mondo saranno in grado di vederlo e di poterlo venerare in modo più forte e coinvolgente. Ci auguriamo che attraverso l’esposizione del corpo di Carlo i fedeli possano elevare con più fervore e fede le preghiere a Dio che attraverso Carlo ci invita tutti ad avere più fede speranza e amore verso di lui e verso i nostri fratelli proprio come Carlo ha fatto nella sua vita terrena. Preghiamo che Carlo interceda per tutti noi presso Dio è ci ottenga tante grazie”.
L’apertura della tomba, assieme agli eventi paralleli alla Beatificazione di Carlo Acutis, permette anche di ‘spalmare’ il numero di fedeli che arriveranno ad Assisi, favorendo così il rispetto delle esigenze imposte dalla situazione sanitaria. “Per la beatificazione – prosegue monsignor Sorrentino a Vatican News– si attendono più di 3 mila persone. E le domande di partecipazione sono continue perché c’è tanta gente in tutte le parti del mondo che conosce questa storia e ne è attratta”. Sarà il cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, a presiedere il prossimo 10 ottobre ad Assisi, nella Basilica di San Francesco, il rito della beatificazione del venerabile Carlo Acutis.
FOTO © Mauro Berti
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