Nella piazza vuota e silenziosa della Basilica Inferiore di San Francesco d’Assisi, i frati del Sacro Convento, hanno posizionato una croce di fiaccole che ha illuminato per tutta la notte la piazza. La croce che per san Francesco è la luce di Dio diventa in questi giorni per i francescani simbolo di speranza dell’umanità chiamata a rinascere e risorgere. “Con questo gesto di luce – spiega Padre Enzo Fortunato – i frati hanno voluto ricordare chi non ce l’ha fatta e soffre a causa del coronavirus affidando al Santo di Assisi le loro preghiere e il dolore che portano nel cuore”.
La croce nella Piazza inferiore di San Francesco si unisce ad altre iniziative, come la Rocca illuminata con 400 fiaccole, iniziativa organizzata dal Comune, di concerto con la diocesi e le famiglie francescane. Le fiaccole sono state fornite dalle Parti e dall’Ente Calendimaggio e sono state installate e accese grazie all’aiuto e con la supervisione dei vigili del fuoco.
Sempre ad Assisi centro, anche l’esposizione del Cristo Morto sul portone della Cattedrale di San Rufino (qui le foto). Il sindaco Stefania Proietti ha spiegato le ragioni di queste iniziative, in una Pasqua è segnata dalla pandemia del coronavirus che ha ucciso migliaia di persone e costringe tutti a stare a casa per contenere il contagio. Tutte le celebrazioni del martirio di Cristo e della sua Resurrezione si svolgono a porte chiuse, senza la partecipazione dei fedeli.
“Sono segnali di speranza e di vicinanza alla cittadinanza – dice Proietti – le luci nella notte vogliono illuminare e infondere speranza in un momento di grande sofferenza e incertezza. Il fuoco ha mille significati, la fiammella del sole che risorge a Pasqua, il messaggio della fede in Gesù che si è sacrificato per tutti noi, il segnale della solidarietà e della fraternità. Questo ha voluto dire la città di Assisi, il centro della spiritualità nel mondo, con la sua anima laica e religiosa”.
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