Un patto di Assisi. Dopo aver preso il nome del Santo Poverello della Città Serafica, Papa Francesco conferma il suo amore per Assisi, proponendo un ‘patto’ ai giovani di Economy of Francesco, perché “La gravità della situazione attuale, che la pandemia del Covid ha fatto risaltare ancora di più, esige una responsabile presa di coscienza di tutti gli attori sociali, di tutti noi, tra i quali voi avete un ruolo primario: le conseguenze delle nostre azioni e decisioni vi toccheranno in prima persona, pertanto non potete rimanere fuori dai luoghi in cui si genera, non dico il vostro futuro, ma il vostro presente. Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra”.
“Grazie per essere lì, per tutto il lavoro che avete fatto, per l’impegno di questi mesi, malgrado i cambi di programma. Non vi siete scoraggiati, anzi…”. Inizia così il videomessaggio che Papa Francesco ha inviato ai giovani partecipanti di The Economy of Francesco. Un patto di Assisi che il Santo Padre ha voluto siglare, virtualmente, ad Assisi per una nuova economia a misura d’uomo. Introdotto dai saluti di Suor Alessandra Smerilli e di Luigino Bruni del comitato organizzatore, il Pontefice ha presentato quello che ha chiamato il “Patto di Assisi”, che dovrà privilegiare la “cultura dell’incontro” alla cultura dello scarto, con l’obiettivo di cambiare “gli stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi reggono le società.
ECCO ALCUNI ESTRATTI DEL SUO MESSAGGIO (Qui il discorso integrale)
«La gravità della situazione attuale, che la pandemia del Covid ha fatto risaltare ancora di più, esige una responsabile presa di coscienza di tutti gli attori sociali, di tutti noi, tra i quali voi avete un ruolo primario: le conseguenze delle nostre azioni e decisioni vi toccheranno in prima persona, pertanto non potete rimanere fuori dai luoghi in cui si genera, non dico il vostro futuro, ma il vostro presente. Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra». (Continua dopo il video)
«Voglia il Cielo che alla fine non ci siano più “gli altri”, ma che impariamo a maturare uno stile di vita in cui sappiamo dire “noi”. Ma un “noi” grande, non un “noi” piccolino e poi “gli altri”, no, questo non va».
«È tempo che diventino protagonisti della loro vita come dell’intero tessuto sociale. Non pensiamo per loro, pensiamo con loro. Ricordatevi l’eredità dell’illuminismo, delle élites illuminate. Tutto per il popolo, niente con il popolo. E questo non va. Non pensiamo per loro, pensiamo con loro. E da loro impariamo a far avanzare modelli economici che andranno a vantaggio di tutti…».
«È tempo, cari giovani economisti, imprenditori, lavoratori e dirigenti d’azienda, è tempo di osare il rischio di favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di sostenibilità in cui le persone, e specialmente gli esclusi (e tra questi anche sorella terra), cessino di essere – nel migliore dei casi – una presenza meramente nominale, tecnica o funzionale per diventare protagonisti della loro vita come dell’intero tessuto sociale».
«Se è urgente trovare risposte, è indispensabile far crescere e sostenere gruppi dirigenti capaci di elaborare cultura, avviare processi – non dimenticatevi questa parola: avviare processi – tracciare percorsi, allargare orizzonti, creare appartenenze…».
DICHIARAZIONI COMITATO THE ECONOMY OF FRANCESCO
«Grazie a tutto lo staff con cui abbiamo cominciato questa avventura, per aver aiutato Papa Francesco con questo sogno. Quando abbiamo incontrato il Santo Padre lui ci ha detto: ‘Non vedo l’ora di incontrare i giovani, fare qualcosa per loro, soprattutto per quanto riguarda l’economia’. Grazie a tutti, soprattutto i giovani, siamo colpiti da dietro le quinte. Queste giornate erano qualcosa di inaspettato, una grande sorpresa. Ci siamo commossi nel guardare quello che state facendo», ha dichiarato Luigino Bruni, Direttore Scientifico di The Economy of Francesco. (Continua dopo la foto)
«Vi sentiamo vicini anche se dietro lo schermo, The Economy of Francesco è una comunità salda e viva, e non vogliamo disperdere questa ricchezza. Noi del Comitato scientifico vogliamo tenere viva questa rete, che ha tre strati. Gli Hub regionali, dove potete agire ed essere protagonisti, il Villaggio che avete creato, gli Hub dei villaggi, un’opportunità per continuare a lavorare su questioni specifiche, e poi l’Hub mondiale. In questi tre giorni abbiamo visto quanto è ricca e faremo del vostro meglio per incontrarvi tutti, di persona, ad Assisi. Fino ad allora una cosa ci appare già chiara: non siamo mai stati leader dell’economia di Francesco, voi siete i leader di questo processo e noi siamo qui per sostenervi», ha dichiarato suor Alessandra Smerilli, Comitato Scientifico The Economy of Francesco.
«Centinaia di migliaia di giovani si sono connessi da tutto il mondo con Assisi per un patto economico che guarda al futuro, ed è già rivoluzione. Studenti, economisti e imprenditori si sono confrontati da oltre 115 Paesi – ha dichiarato il direttore della struttura informativa, padre Enzo Fortunato – su quella che sarà l’economia di domani che non sarà per gli ultimi, ma con gli ultimi».
L’organizzazione è stata affidata ad un Comitato Organizzatore composto da: Diocesi di Assisi, Istituto Serafico, Comune di Assisi, Economia di Comunione, e con il supporto, a nome della Santa Sede, del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che patrocina l’iniziativa e le Famiglie Francescane.
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