Assisi si ritrova sotto i riflettori del mondo e per la città è di nuovo un grande successo. La consegna della Lampada della Pace al Re di Giordania, Abdullah II, di fronte al premier Conte, alla cancelliera Merkel e a tante altre personalità, si è svolta senza incidenti. L’evento è avvenuto a 800 anni esatti dall’incontro tra San Francesco e il Sultano a sottolineare che il dialogo tra fedi e culture debba essere eterno. La consegna della lampada al Re di Giordania, Abdullah II, è avvenuta per “la politica del regno hascemita di Giordania, che si impegna per promuovere i diritti umani, l’armonia tra le diverse fedi, la riforma educativa, la libertà di culto, allo stesso tempo dando rifugio a milioni di rifugiati”.
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Oltre a Conte e Merkel, alla giornata erano presenti il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani (anche lui, come Merkel l’anno scorso, ha fatto un breve giro per Assisi), e il presidente della CEI, Card. Gualtiero Bassetti. Se il premier è stato salutato dalla consueta ovazione, Rania di Giordania ha lasciato tutti senza fiato: “Dal vivo – il commento di alcuni – è persino più bella che in foto”. E molti fotografi, concentrati su di lei, non si sono neanche accorti che il Re è sceso dalla stessa auto. Ai Reali, prima dell’ingresso nella Basilica Superiore e prima della consegna della lampada della Pace al Re di Giordania, anche l’occasione di ammirare il panorama della valle dalla Piazza Superiore di San Francesco. In Basilica, l’esibizione del coro della Cappella Musicale è stata impreziosita dall’unico fuori programma della giornata, l’Ave Maria eseguita del tenore Andrea Bocelli. (Continua dopo il video)
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Dopo la consegna della lampada della Pace al Re di Giordania, i reali, Merkel, Conte e alcuni ospiti hanno visitato la Basilica Inferiore e la Tomba. A seguire, nel Salone Papale, di fronte a circa 300 giovani, l’intervista a Conte, Merkel e Reali di Giordania, moderata da Lucia Annunziata e Lucio Fontana. Qui la seconda ‘sorpresa’ di giornata, una timida apertura del premier verso lo ius soli. “Non è nel contratto ma auspico che si avvii nelle sedi opportune una riflessione serena, senza reazioni emotive”, ha detto Conte. “Si può anche valutare una prospettiva di nascita sul territorio, con un percorso di integrazione serio, ma occorre un percorso di integrazione affinché il neonato abbia conosciuto, anche un minimo, i nostri valori comuni. (Continua dopo la foto)
Significativo il messaggio lasciato dal Re ai frati di Assisi. “Sono onorato e commosso – si legge nel messaggio scritto di suo pugno – di ricevere la lampada della pace di San Francesco. Il mio più sincero rispetto e apprezzamento per padre Gambetti e tutti i frati francescani di tutto il Mondo per il loro impegno e dedizione ai valori della compassione e dell’amore e ai loro voti di povertà, castità e obbedienza sull’esempio di San Francesco”.
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Francescano è stato anche il pranzo. Il menu era composto di insalata primavera con radicchio, valeriana, pere, mandorle e ananas condita con salsa vinaigrette. Grissini di farina di mais. Pasta con carciofi. Tacchino al tartufo con sformatino di patate. Tartelletta di frolla ripiena di mousse al cioccolato bianco con salsa di fragole. A servire al pranzo di consegna della lampada della Pace al Re di Giordania la 4 A Servizi di sala e vendita, 4 A/B enogastronomia e delle classi 2^ D/E che hanno curato con professionalità e serietà l’evento conviviale nel refettorio del Sacro Convento nella Basilica di San Francesco. Le brigate – fa sapere la scuola sono state seguite dai professori Nello Baldelli, Claudia Apostolico, Antonella Esposito e Sara Saioni Sara, con gli assistenti tecnici Roberto Brinci, Luca Cecere e Marco Gasparri. Ma non solo l’Alberghiero. Il Sindaco Stefania Proietti ha consegnato al Re di Giordania, Sua Maestà Abdullah II in Al Hussein accompagnato dalla regina Rania, al Cancelliere della Germania Angela Merkel e al Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani un Ramoscello di Olivo rivestito in argento puro parte di una vera pianta di ulivo di Assisi simboleggiante il messaggio di Pace e Fratellanza da diffondere in tutto il mondo. Questi oggetti – spiega Lucio Pallaracci, uno degli animatori di Sei di Assisi – da Vera Bazzoffia, Orafa in Assisi dal 1980 (Continua dopo la foto)
Nel pomeriggio, la cancelliera Merkel ha donato ad Assisi e alla comunità francescana un pezzo del muro di Berlino, benedetto dai Frati e messo nel giardino della memoria del Sacro Convento. La consegna della Lampada della Pace al Re di Giordania è stata dunque un successo organizzativo e sul fronte della sicurezza. La questura di Perugia definisce “ottimale” il modello organizzativo messo in atto, quello già sperimentato in molte altre occasioni, l’ultima delle quali, nel maggio 2018, con la consegna della Lampada di San Francesco alla stessa Angela Merkel.
Nello specifico, è stata individuata un’area di massima sicurezza intorno alla Basilica, con controlli “concentrici” lungo le vie circostanti e un’attenzione speciale ai cortei delle varie delegazioni. Il dispositivo di sicurezza è stato coordinato dal questore Mario Finocchiaro, che si è insediato proprio in questi giorni a Perugia. Sono stati impiegati tutti i reparti territoriali di polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza. Con il supporto della polizia municipale di Assisi, della polizia provinciale e della polizia municipale di altri sei Comuni della provincia. Reparti speciali della polizia di Stato si sono occupati della tutela della delegazione tedesca e reparti speciali dei carabinieri si sono invece occupati della tutela della delegazione giordana.
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Nella due giorni, cominciata il giorno prima con l’arrivo dei reali di Giordania in città, Assisi – osserva la questura – ha retto bene l’impatto di questo evento. Anche la viabilità, per la consegna della lampada della Pace al Re di Giordania, non ha fatto registrare problemi particolari. Rallentamenti si sono verificati soltanto lungo la statale 75 nei pressi di Bastia Umbra per l’affollata rassegna Agriumbria in corso al centro fieristico Umbriafiere, e per un contestuale restringimento della carreggiata a causa di lavori stradali in corso. Un bilancio quindi “ottimale” afferma la questura, al quale si è giunti sulla base delle indicazioni che erano state fornite nelle diverse riunioni del Comitato provinciale per ordine e la sicurezza pubblica coordinate dal prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia. Ed un modello – è stato spiegato – che potrà essere riproposto in futuro in altre situazioni analoghe.
“A nome mio personale e dell’amministrazione che rappresento – ha affermato il sindaco Stefania Proietti – voglio ringraziare di cuore tutte le forze dell’ordine che si sono prodigate per garantire la sicurezza e quindi l’ottima riuscita della consegna della lampada della Pace al Re di Giordania, al Sacro Convento. La macchina organizzativa è stata egregiamente all’altezza della situazione assicurando un’accoglienza degna di una città come Assisi che in questa come in altre occasioni, dalla festa di San Francesco in primis accoglie ospiti illustri e garantisce la vivibilità dei cittadini e dei turisti. Un grande apprezzamento a tutti gli uomini e le donne della polizia di Stato, dei carabinieri, della guardia di finanza, dei vigili del fuoco, della protezione civile (insieme all’associazione Sogit Spoleto, la polisportiva polizia, il gruppo Alfa di Città di Castello, il gruppo di Spello, il gruppo di Bettona e il gruppo di Valtopina) e delle polizie municipali, che grazie al loro lavoro, instancabile, sono stati in grado di garantire la sicurezza delle delegazioni con controlli nelle aree delle basiliche e dei luoghi dove si sono succeduti i cortei. Un ringraziamento poi a tutti coloro, dalla nostra polizia locale alla società Ecocave, che hanno reso possibile mostrare la straordinaria bellezza e l’invidiabile decoro delle nostre piazze, delle nostre strade e dei nostri vicoli”.
Foto © Mauro Berti – Andrea Cova / © Rivista San Francesco
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