Ha concluso la sua omelia per le celebrazioni della Festa di San Francesco 2018 ad Assisi con un napoletanissimo “‘A Maronna v’accumpagna” l’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe. “Partecipare ad Assisi a una celebrazione così intensa e significativa – uno dei passi dell’omelia alla quale ha assistito anche il premier Giuseppe Conte (qui il fotoracconto della giornata) – è per la Campania e le cinque province che la compongono (Napoli, Salerno, Avellino, Benevento e Caserta) un modo per ravvivare la responsabilità di tutti rispetto alle grandi sfide della difesa dell’ambiente, del dialogo e della solidarietà. San Francesco voglia benedire le nostre terre, l’Italia intera, aprendo il nostro cuore”. Ad assistere alla Festa di San Francesco 2018 ad Assisi una grandissima folla di pellegrini campani, dai due maxi-schermi allestiti sulle piazze della Basilica. Tanti i fazzoletti di svariati colori e i pellegrini, grande la festa per un momento di grande religiosità ma che la Campania ha saputo anche trasformare in festa popolare. Tanti gli applausi quando viene ricordato il grande cuore campano. (Continua dopo le foto)
Correlato: Il racconto del Transito: grande festa a Santa Maria degli Angeli
Foto © Mauro Berti e AssisiNews
Sepe ha tra l’altro sottolineato come la presenza della Campania per la Festa di San Francesco 2018 ad Assisi sia un segno che la regione vuole lasciarsi “illuminare dall’esperienza spirituale di Francesco, per vivere la fede con nuovo entusiasmo, per seguire in letizia le orme di Cristo. Siamo venuti ad Assisi per immergerci nello sguardo di Francesco, per trarne una forte ispirazione, capace di sviluppare propositi di vita nuova a vantaggio della nostra Regione, delle diocesi della Campania e delle nostre famiglie. La lampada sulla tomba del Poverello, per cui oggi offriamo l’olio, brillerà tutto l’anno recando il profumo delle nostre straordinarie terre e il calore di un popolo che trova nella fede le ragioni di un’indomita speranza, la voglia di guardare avanti nonostante le molteplici avversità con cui deve quotidianamente misurarsi”.
L’arcivescovo di Napoli ha ricordato l’esempio attuale di San Francesco, che per Sepe “è non solo un grande santo, ma anche il simbolo di quella attenzione al mondo, alla natura e alle sue creature che dovrebbe sempre connotare l’operato delle istituzioni e dei singoli cittadini. San Francesco è inoltre una figura di straordinariaattualità per il dialogo come approccio all’alterità, l’attenzione a chi soffre, la valorizzazione dei più umili e il rispetto per ogni essere umani. Prerogative della sensibilità francescana che – secondo l’omelia del cardinale durante la Festa di San Francesco 2018 ad Assisi – tornano ora di grande utilità per affrontare in maniera efficace alcune criticità del mondo d’oggi”.
Correlato: Nel 2019 tocca alla Toscana: l’annuncio di Padre Marco Tasca
Nella sua omelia, tra l’altro, Sepe ha sostenuto che “l’amore per l’altro fa miracoli: il miracolo di coniugare insieme le esigenze dei cittadini italiani con l’esasperazione di chi vuole sfuggire pericoli gravissimi, le garanzie dei cittadini con le urgenze dei più poveri, le sicurezze degli anziani con le prospettive di futuro dei giovani. E si tratta – ha detto Sepe – di un ‘miracolo’ che San Francesco ha già compiuto, quando a Gubbio è riuscito a conciliare la legittima tutela dei cittadini impauriti e le altrettanto comprensibili esigenze di fratello lupo”.
E di miracoli ha parlato anche padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento: “Venti anni fa – il suo saluto durante la Festa di San Francesco 2018 ad Assisi le celebrazioni con la Campania si celebrarono al di fuori della chiesa di San Francesco (qui le foto) poi riaperta e restituita al pubblico grazie anche al Cantiere dell’Utopia e al lavoro umile, creativo e appassionato, di tecnici e maestranze che insieme, con paziente speranza, fecero il miracolo che oggi auspichiamo per le zone colpite dal sisma del 2016″. Anche per questo Gambetti, nel ringraziare la Campania “per il calore e il colore, con una popolazione che festante gremisce la Basilica e le Piazze”, ha chiesto “impegno responsabile nel perseguire il bene d’ordine e umana compassione; collaborazione e perseveranza; spirito di adattamento e ingegno”, definendoli “alcuni degli ingredienti per fare i miracoli”.
A riaccendere la lampada votiva per la Festa di San Francesco 2018 ad Assisi è stato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. La Campania ha inoltre presentato i suoi doni: nello specifico, prodotti tipici campani e una scultura raffigurante un angelo (la Regione), l’anfora realizzata dall’artista napoletano Lello Esposito con all’interno l’olio per la lampada votiva e una scultura che rappresenta San Gennaro (il Comune di Napoli; a portarli, il sindaco napoletano De Magistris, il sindaco di Scala Luigi Mansi, in rappresentanza dei piccoli Comuni, e lo scultore), delle cotte liturgiche per la sacrestia del Sacro Convento (l’Arcidiocesi di Napoli, in considerazione dell’amore che San Francesco aveva per il culto liturgico) e un’offerta alla Caritas del Sacro Convento per le opere caritative dei frati (Comune di Assisi). A questi si sono aggiunti, durante l’offertorio, un cesto di prodotti della Campania (portati da Vincenzo De Luca) e di prodotti umbri (portati da Stefania Proietti).
Foto © Mauro Berti e Andrea Cova / © Rivista San Francesco
© Riproduzione riservata

