Visita speciale al cantiere del restauro della Cappella della Maddalena di Giotto: accompagnato dal Maestro Sergio Fusetti, dal 1997 capo restauratore e conservatore del complesso monumentale, il ministro Roberto Gualtieri, ospite al Cortile di Francesco, ha potuto visitare le opere in corso.
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Come riporta il sito sanfrancesco.org, il registro basso richiede una semplice manutenzione, ma la volta versa in condizioni preoccupanti. “Durante un intervento dell’Istituto Centrale per il Restauro sulla vetrata della Cappella – dice Fusetti a proposito del cantiere per il restauro della Cappella della Maddalena di Giotto a San Francesco – due anni fa ho ‘bussato’ sugli affreschi e ho verificato che presentavano distacchi di intonaco dal supporto murario. Anche se la pittura sembrava intatta, bisogna consolidare l’affresco al muro onde evitare eventuali cadute nel caso di un terremoto. Ne ho parlato con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, che ci segue con la funzionaria Mariangela Brucato, e con il Custode del Convento, padre Mauro Gambetti. Nell’ambito di un programma di lavori nella Basilica Inferiore, siamo arrivati alla Cappella della Maddalena che, dopo un intervento nel 1968, è stata restaurata l’ultima volta nel 1974 a opera dell’Icr che ritengo abbia agito molto bene. Pensavamo di dover provvedere a poco più di una manutenzione ordinaria, ma sulla volta si è presentato un problema più grave”.
“In certi punti – ancora Fusetti sul restauro della Cappella della Maddalena di Giotto – usiamo acqua distillata in soluzione satura di carbonato di ammonio, in altri acqua calda. Per consolidare il supporto murario i restauratori attraverso fori minuscoli iniettano con normali siringhe resine acriliche diluite in acqua”. L’intervento vuole prevenire eventuali danni e distacchi, curare in forma sempre reversibile con il massimo rispetto della pittura e della storia. Salvo imprevisti il lavoro, eseguito dalla Tecnireco, dovrebbe concludersi entro Natale. Compreso l’uso delle tecnologie più avanzate, il costo totale è di 395mila euro.
FOTO © Mauro Berti
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