(Ste.Ber./Fla.Pag.) Nei primi anni 2000 uno degli spot del momento era quello della particella dell’acqua di sodio che girovagava in un mare d’acqua chiedendosi: “C’è nessuno!?”. E a giudicare dalle condizioni di Assisi centro storico e non solo, forse “Uuuuh. C’è nessuno?” è una domanda che potrebbe essere riproposta una ventina di anni dopo, proprio nel mezzo di piazza del Comune. Perché ciò che tanti si chiedono è: “Che fine ha fatto la giunta Proietti e che fine hanno fatto i progetti per la città?”.
Qualche rappresentante politico locale ha detto che Assisi News avrebbe una linea editoriale critica nei confronti dell’amministrazione e della città. Non è così, ma questo non significa tapparsi gli occhi di fronte alle criticità e alle assenze. Il programma dei cento giorni della giunta Proietti si è probabilmente tramutato nel programma dei cento mesi, da tempo il Comune che in campagna elettorale era un fiorire di note, eventi e inaugurazioni si limita a comunicare il minimo sindacale, così che spesso gli annunci, come i fatti, stanno a zero.
Tralasciamo piazza del Comune dove nessuno rispetta il senso unico e i divieti di sosta, oltre alle numerose soste selvagge in tutte le zone del centro storico. Tralasciamo la sporcizia di alcuni vicoli e di molte strade nonostante le molteplici segnalazioni. Limitiamoci alle domande urgenti: quando riaprirà – e con quale progettualità? – il teatro Metastasio? Boh. E la scala mobile di Porta Nuova? La riapertura promessa per marzo è prima slittata di qualche mese per poi cadere nel dimenticatoio. E neanche per la piscina – dove oramai la giunta è arrivata alla sesta estate in carica, anche escludendo quella del 2016 visto che quella era l’estate da debuttanti – si è ancora trovata una soluzione, visto che in sei anni sono state proposte almeno tre diverse soluzioni, senza che manco mezza fosse attuata.
Ci risponderanno che non ci sono i soldi, anzi che ne servono troppi. E sarà vero, ma è anche vero che non ci sono idee! Anche il Pincio, dopo un primo periodo di lavori, è al momento in stand-by. Sull’ospedale di Assisi si è tentata una mobilitazione che ha prodotto il minimo risultato con il massimo sforzo e dove – a sentire le tante campane – hanno tutti vinto e nessuno ha perso, nonostante idee e proposte fossero diverse e spesso inconciliabili.
Ci sono non pochi problemi anche a Santa Maria degli Angeli, dove si penserebbe che le cose vanno meglio visto che ci sono migliaia di cittadini votanti. E invece le auto corrono spericolate da via della Repubblica a via Risorgimento, fino a via Ponte Rosso, con la sicurezza che è solo un sogno anche in altre frazioni, come ad esempio Petrignano, Palazzo e Castelnuovo (problematiche più volte segnalate alla nostra redazione da lettori e residenti). Le chiusure della piazza – a Santa Maria – nei giorni festivi (spesso deserti), continuano a non piacere a diversi, specialmente ai tanti commercianti (i primi che – teoricamente – dovrebbero essere maggiormente ascoltati). Sulle Fonderie le promesse della politica sono rimaste lettera morta.
E gli impianti sportivi del territorio, ad iniziare dalla tensostruttura di Santa Maria degli Angeli che dovrebbe sorgere (se ne parla da più di due anni) nei pressi dello stadio? Per non pensare a quando partiranno i lavori di ammodernamento di altri impianti fatiscenti, come gli stadi cittadini appunto. Parole, alle quali serve dare seguito. Certo, ci sono anche cose buone? Poche. Arriva – finalmente grazie alla giunta Proietti – la rete idrica in via San Francescuccio de’ Mietitori a Santa Maria degli Angeli. Laddove tutti avevano fallito questa giunta ha risposto presente in una delle aree più dimenticate. I lavori sono in corso, fra la soddisfazione dei residenti. Ma una rondine – o due, se si includono (tornando per un momento al centro storico) i lavori in via Porta Perlici ad Assisi per la nuova pavimentazione in un’area che rimase fuori da tutto il resto, al tempo – non fa primavera. E ancora, sul fronte delle frazioni, che fine ha fatto la tanto sbandierata rotatoria di Capodacqua di Assisi? Sembrava dovesse partire subito, dei lavori nemmeno l’ombra. Dall’opposizione in consiglio comunale – intanto e come sempre – pochissimi sussulti, ma questo non fa più notizia.
Capitolo a parte merita il turismo, grazie al quale molti vivono. Dopo aver annunciato gli eventi estivi lo scorso aprile, la comunicazione ‘comunale’ è di fatto sparita. Il che, per una città che vive di turismo, non è sicuramente il massimo: e se l’assessore Leggio aveva sottolineato come compito del Comune è rendere attrattiva la città e sono poi i privati che devono organizzarsi (e i privati, e le tante associazioni del territorio, sicuramente lo stanno facendo), arrivati a giugno rimane da chiedersi che cosa si intenda fare per “Assisi on the Wire”, visto che il progetto sulle “varie specificità artistiche che tenta di portare l’essenza dell’arte tra la gente con spettacoli diffusi nei diversi angoli della Città, sfruttando la suggestiva scenografia architettonica di Assisi, suggestivo palcoscenico naturale” è al momento un grande punto interrogativo invece che uno dei punti di forza dell’estate assisana.
Siamo a giugno, inoltrato. Così, per ricordarlo di nuovo… E, da assisani, fa male ricevere commenti sul fatto che turisti in visita in città di domenica pomeriggio non riescano a trovare – tra i mille negozi di souvenir – neanche un negozio di marche da bollo per spedire una cartolina. Sicuramente non un tema di rilievo per la giunta, peccato che tra le linee guida del mandato della Proietti ci fosse pure il “ravvivare” il centro storico di Assisi che è invece sempre più un museo a cielo aperto che non basta ravvivare col concorso Balconi fioriti se poi le case sono vuote e i servizi scarseggiano.
È davvero – questa – l’Assisi che vuole la giunta Proietti, o che vogliamo? Fra presentazioni, un tripudio di foto in doppia versione “fascia tricolore” cittadina, e molte in “fascia blu” provinciale, bisognerebbe anche capire quali sono le idee di questa giunta Proietti bis da trasformare in fatti. Perché la legislatura sindacale finisce. Assisi no, o meglio, così ci auguriamo.
(Foto in evidenza, Cnippato78 | via Pixabay)
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