(Stefano Berti) Nell’Assisi in cui il sindaco facente funzione è in questo momento il vice Valter Stoppini, con Stefania Proietti pronta a lasciare la carica di prima cittadina dopo l’elezione a presidente della Regione Umbria, si pensa già al futuro con una nuova tornata elettorale amministrativa già alle porte. Non ci sono infatti deroghe e motivi che possano fare arrivare l’amministrazione attuale a fine mandato, in vista di appuntamenti importanti per la città come l’Ottocentenario Francescano e il Giubileo.
E se la città alle porte del Natale sembra “dormire” sia politicamente che in altri ambiti, la nuova eletta presidente Proietti appare già nostalgica. Fra appuntamenti istituzionali, culturali e sportivi, la stessa continua a farsi vedere ad Assisi nonostante i grandi impegni che la vedono in prima linea nella definizione della nuova giunta regionale: “Sempre con il cuore ad Assisi” – ha più volte dichiarato la ormai ex prima cittadina della Città Serafica.
E il futuro? Il centrosinistra scalpita e sgomita, con il Pd forte dei consensi e ‘intransigente’ a rivendicare la guida della città Serafica. Stoppini vorrà proseguire ai vertici cittadini e candidarsi a sindaco? In diversi dicono di no. E allora altri nomi del Partito Democratico potenziali candidati sarebbero Donatella Casciarri, attuale presidente del consiglio comunale e il “ripescato” a peso d’oro Alberto Capitanucci, assessore dimissionario che avrebbe ampi consensi ai piani alti del partito. Nelle ultime ore avanzerebbe però anche il nome di Luigi Rossetti, attuale dirigente regionale in ottimi rapporti con il mondo economico e nonché marito della stessa già citata Casciarri.
Ma a decidere anche qui potrebbe essere la solita Proietti – sindaco per otto anni e mezzo e ben due mandati – che come detto non lascerà mai Assisi per questioni di cuore. E allora favorita resta la giovane donna, da sempre al suo fianco, che potrebbe garantire quel civismo tanto amato dalla nuova presidente regionale e allargare i consensi anche bipartisan: Veronica Cavallucci futuro sindaco assicurerebbe proprio questo. Sarebbe tirata per le bretelle un po’ dappertutto, nome gradito (anche) ai più moderati all’interno del consiglio comunale, non proprio vicini al Pd anzi tutt’altro. Un Pd che in questo caso – a differenza del primo già citato – dovrebbe come sempre accettare la candidatura di un civico senza se e senza ma, come avvenuto già prima in Comune poi in Regione.
E a destra? Tolto qualche ‘autonomo’ giovane rampante pronto al debutto alla corsa da consigliere, il silenzio è tombale e poche come al solito sono le certezze. Scalpiterebbe stavolta – forte dei consensi – Stefano Pastorelli, rimasto fuori dagli scranni regionali dopo il primo mandato e pronto a candidarsi alla carica di primo cittadino. Dopo le delusioni passate con nomi “tecnici” poco votati, Pastorelli sarebbe pronto a dire: “O un candidato politico forte, o niente”. E se l’accordo non si trovasse, si consumerà la spaccatura nel centrodestra sul modello Bastia Umbra? Sarebbe – a destra – l’ennesima sconfitta certa.
Altri nomi come sempre sono pura fantasia, e soprattutto sono sempre quelli. Addirittura alcuni – vista la “disperazione” – nelle ultime ore avrebbero accennato di richiamare Claudio Ricci (già sindaco di Assisi, ndr), che con la politica ha chiuso da tempo. Fagotti, Fortini, in elenco Barbara Carli e consorte, e la ‘fila’, di gente di centrodestra, che pensa al solito, e più moderato, Giorgio Buini – che avrebbe già dichiarato in modo netto “di chiudere le porte”. Uscirà ancora una volta il nome del solito direttore di banca in pensione? Il professionista di turno o il capo d’azienda in carriera? Arrivati a questo punto ci sarà solo da aspettare, non più di tanto, visto il Natale alle porte e le elezioni già vicine!
Insomma, la dormiente politica assisana (nonostante una – anche noiosa e pressante – fine di campagna regionale non troppo lontana) potrebbe di nuovo scaldarsi già nei prossimi giorni. E viste le temperature con un inverno arrivato in anticipo, alla fine non sarebbe poi così male: perlomeno per riscaldare un po’ chi ad Assisi ci tiene veramente.
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