Dopo il sorprendente successo di “Per strada”, commedia che ha tenuto banco sulla scena teatrale milanese e non solo, l’intesa tra Francesco Brandi, drammaturgo e attore, e la acuta regia di Raphael Tobia Vogel dà nuovi frutti. È il caso di “Buon anno, ragazzi”, brillantissimo testo prodotto dal Teatro Franco Parenti che andrà in scena al Piccolo Teatro degli Instabili venerdì 24 gennaio alle 21:15 con Francesco Brandi, Loris Fabiani (recentemente ad Assisi in occasione della scorsa edizione di Universo con il divertentissimo spettacolo “Cinemalteatro”), Miro Lnadoni, Daniela Piperno e Sara Putignano: cinque splendidi interpreti che con la loro recitazione fanno dimenticare che ci troviamo davanti a un gruppo di attori, dandoci l’illusione di assistere a scene di vita quotidiana spiando dal buco della serratura.
La storia “Buon anno, ragazzi” parte da una situazione quasi paradossale: la notte di Capodanno un appartamento si affolla di ospiti a sorpresa, anche se il padrone di casa aveva scelto la solitudine. Il protagonista di questa storia è Giacomo, un insegnante di filosofia, compagno, padre e scrittore precario: ma quando la sua casa si riempirà di persone che invece, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno bisogno di lui,
quantomeno hanno bisogno di dirgli qualcosa, le cose cambieranno. Ed è proprio qui, il problema. Quanto siamo capaci di dirci le cose per quelle che sono? Usando cioè i termini giusti, senza girarci attorno. “Buon anno, ragazzi” è una riflessione sulla nostra difficoltà di gestire gli affetti, sulla nostra patologica incapacità di utilizzare un dizionario corretto, leale, e, perché no, dolce, con le persone che ci stanno più vicine, con le quali, invece, siamo capacissimi di scontrarci in una quotidianità che nella migliore delle ipotesi ci appare noiosa. Un’esilarante commedia sull’incapacità di esprimere i nostri sentimenti che ha vinto il Premio Franco Enriquez 2018 per la drammaturgia e regia.
Francesco Brandi, classe 1982, un diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ha recitato sotto la direzione di Giancarlo Giannini, e ha collaborato, tra gli altri, con alcuni dei più importanti registi del cinema italiano come Nanni Moretti, Paolo Virzì e Pupi Avati. Raphael Tobia Vogel, videomaker autore di cortometraggi cinematografici, ha lavorato come assistente regista per il cinema e la televisione con registi come Pupi Avati e Gabriele Salvatores. Dal felice incontro dei due, dunque, scaturisce un teatro arguto, vivace, spiazzante: dialoghi e battute che non dispiacerebbero a Woody Allen o – perché no? – ad Harold Pinter. Con un sottotitolo che lascia aperta la questione: «Perché dobbiamo aspettare che ci crolli tutto addosso per diventare migliori?»
PICCOLO TEATRO DEGLI INSTABILI – Via Metastasio 18, Assisi (PG)
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