Accendere i riflettori sull’Umbria e in particolare sui suoi piatti più significativi che, valorizzando l’identità territoriale, possano esprimere la
variegata, originale ed unica ricchezza gastronomica; i suoi borghi più belli capaci di offrire, accanto alle perle del turismo conosciute in tutto il
mondo, una dimensione più intima ed emozionale; i maestri artigiani le cui arti, dalla ceramica al legno, dal ferro alla tessitura e dal ricamo a
mano all’oreficeria, affondano le origini in un lontano passato ma che ancora oggi rappresentano un giacimento di ricchezza anche lavorativa da valorizzare e rilanciare. Nasce con questo obiettivo l’associazione culturale di promozione enogastronomica e del turismo lento “Umbriamoci aps” che questa mattina, 29 aprile 2024, ha organizzato una tavola rotonda per presentare insieme al Comune di Assisi e con il patrocinio della Regione Umbria la prima edizione del
“Festival della Cucina Umbra, dei Borghi più Belli e dei Maestri Artigiani 4.0” che si terrà dal 3 al 6 aprile 2025 nella piazza e vie principali di Santa Maria degli Angeli, nel Comune di Assisi.
L’Associazione “UMBRIAMOCI aps” ufficialmente nasce nell’agosto del 2023 per iniziativa di sette soci fondatori, insegnanti e preside dell’Istituto Alberghiero di Assisi, accomunati dalla passione per la scuola e per la bellezza. Ad oggi conta più di 150 associati. All’iniziativa del 29 aprile hanno partecipato Regione Umbria – Comune di Assisi – Coldiretti Umbria – Confagricoltura Umbria- CIA Umbria – Slow Food Umbria – Associazione Borghi più Belli d’Italia Umbria – UNPLI Umbria – Federalberghi Umbria – Confcommercio Umbria – Camera di Commercio Perugia – CNA- Fondazione Perugia – Chef Umbri e loro Associazioni – Chef stellati umbri – Ristoratori – AIS Umbria – AIBES – Mastri Birrai – Istituti Alberghieri Umbri – UdS Università dei Sapori – Campagna Amica – Intrecci – Associazione “Strada dell’Olio dop Umbria” – Associazione” Strade del vino – Aboutumbria – Esperti di marketing.
“Il festival della cucina umbra – fanno sapere da Umbriamoci – deve da subito affrontare una sfida: la cucina umbra fatica ad emergere e a posizionarsi nella cucina nazionale ed internazionale con piatti riconosciuti e riconoscibili, per quanto il 2023 abbia segnato successi incredibili confermando e conquistando importantissimi riconoscimenti con i nostri chef stellati (ben 6 in Umbria) che continuano a stupirci e riempirci di sincero orgoglio. Il nostro obiettivo è riunire attorno ad un tavolo i principali protagonisti dell’offerta ristorativa umbra affinché dalla loro competenza, sensibilità e cultura possano emergere i “piatti identitari” capaci di caratterizzare l’intera Regione e non solamente le sue microzone. La scommessa è ardua”.
“Cosa si mangia in Umbria? La risposta – spiega Umbriamoci – dovrà diventare finalmente univoca. Ciò non vuol dire che le microzone cesseranno di caratterizzarsi con i loro piatti tipici, anzi, gli stessi verranno proposti come ulteriore ricchezza attrattiva e distinguente ma dentro la cornice di una Regione che finalmente ha elevato a piatti regionali quelli che fino a quel momento sono stati considerati prettamente territoriali. I borghi più belli associati al circuito nazionale dei Borghi più belli d’Italia sono una meravigliosa realtà del nostro territorio. Siamo la Regione con il più alto numero di borghi iscritti a riprova della straordinaria bellezza dell’Umbria. Anche qui vogliamo lanciare una sfida. Rendere più visibili i borghi prima ancora che fuori dall’Umbria, dentro l’Umbria”.
“Dobbiamo metterli in vetrina – dicono da Umbriamoci – perché ognuno di loro possa spiegare, intanto ai corregionali, le ragioni della loro bellezza e pure i motivi per andarli a visitare. Ma il borgo deve essere un soggetto vitale all’interno del quale ogni visitatore possa immergersi in una esperienza vera. Ecco allora l’importanza di individuare i maestri artigiani che oltre ad offrire i propri manufatti aprano le botteghe per consentire a chi voglia di avvicinarsi ed approfondire la storia e la tradizione che sottendono ad ognuno di loro. Occorre che i Borghi si animino con le arti e i mestieri, ma è altrettanto importante che facciano rete e si propongano con specifici pacchetti capaci di integrare l’offerta turistica regionale per offrire ragioni per rimanere più giorni in Umbria. Per ciò è fondamentale che dialoghino con le Pro Loco per generare una preziosa sinergia che può contribuire al consolidamento dell’identità culturale e turistica dell’Umbria, oltre a rappresentare un’occasione straordinaria per celebrare e preservare il patrimonio unico dei borghi stessi. Noi crediamo davvero che la nostra regione possa candidarsi a divenire una perla del turismo esperienziale e sostenibile. Consentiteci di pensare che la vostra adesione, per noi importante, possa essere letta come una manifestazione di interesse verso l’iniziativa culturale che ha l’ambizione di scrivere, insieme a voi, pagine nuove della nostra bella Umbria”.
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