L’Accademia Punto Assisi è pronta a festeggiare i suoi primi 25 anni vita, nel segno anche degli ottocentenari francescani. L’associazione è sorta nel 1998 su progetto Ministeriale, ma è attiva dal 2000 e tra i suoi scopi istituzionali ci sono la promozione e la valorizzazione della cultura, delle attività artigianali e artistiche del territorio comunale di Assisi, in particolare il ricamo a mano tipico tradizionale del “Punto Assisi” e “Madama Caterina”. La redazione del gruppo editoriale Assisi News ha intervistato una delle ‘anime’ e fondatrice, Tiziana Borsellini. (Continua dopo il video – link diretto)
“L’Accademia Punto Assisi nasce nel 1998 ma solo nel 2000 abbiamo registrato il marchio – spiega la presidente dell’associazione – e ci rende molto fiere avere la sede nella sede storica della prima Scuola di punto assisi, aperta nel 1902 nel laboratorio San Francesco per le povere figlie del popolo, in via Metastasio. Un luogo dove molte ragazze hanno imparato l’arte del ricamo e del punto Assisi. E per noi è un’onore continuare questa tradizione: infatti in questi anni abbiamo tenuto corsi di ricamo nelle scuole elementari perché il nostro motto è tramandare tutelare e diffondere”. L’obiettivo finale è quello di offrire alle giovani e meno giovani la possibilità di apprendere un’arte squisita che va scomparendo, insidiata anche dalla macchina, l’opportunità di scambi di esperienze, di dialogo, di collaborazione, di socializzazione, un punto d’incontro all’insegna della raffinata arte muliebre.
“Tramandare – aggiunge Borsellini – perché il punto Assisi è conosciuto in tutto il mondo e noi siamo state delle grandi ambasciatrici: siamo andate 4 volte in america, poi siamo andate in Giappone e in Normandia. La nostra è una scuola itinerante, nel senso che andiamo dalle allieve”. E infatti quest’anno i corsi di ricamo gratuiti dell’Accademia Punto Assisi (che insegna anche Madama Caterina) si terranno a partire da lunedì 30 ottobre tutti i lunedì pomeriggio dalle 16 alle 18 e la sera dalle 20.30 alle 22.30, nella sala a piano terra del Palazzo del Capitano del Perdono a Santa Maria degli Angeli (info e iscrizioni info@æccademiapuntoassisi.com o 349.1283610). “La scuola è un modo per stare insieme – dice ancora Borsellini – il nostro motto è legate da un filo nel senso che ci leghiamo con altre associazioni, ricordiamo tra l’altro la collaborazione con Fare, Pro loco Santa Maria degli Angeli e altre associazioni. Inizieremo a breve, come tutti gli anni, i corsi nelle scuole elementari, perché è una tradizione che vorremo lasciare ai bambini, nel segno della tutela perché il Punto Assisi ha le sue regole che vanno rispettate, sia nell’esecuzione che nei disegni. E al laboratorio san francesco archivi storici con cui abbiamo realizzato delle pubblicazioni. Vogliamo rimanere nelle tradizioni guardando al futuro“.
L’Accademia Punto Assisi si muove anche nel segno della solidarietà: “Ricordiamo gli Alberi d’Autore, il concorso degli alberi realizzati con tutte le tecniche del ricamo e delle arti applicate. Opere che poi vengono battute all’asta in favore del Punto Rosa e della Casa di riposo. E poi ci sarà una collaborazione bellissima con il Comitato Chianelli, teniamo corsi di ricamo per gli ospiti e gli accompagnatori e per le volontarie che vogliono partecipare: stiamo realizzando un progetto per tentare di dar vita a un mercatino di Natale”. E come detto nel 2025 ci sarànno i festeggiamenti del venticinquesimo compleanno dell’Accademia Punto Assisi e per i vari ottocentenari: “La città è in fibrillazione, già da quest’anno per quanto riguarda il concorso degli alberi diventa ‘Il presepe nell’albero’, per omaggiare appunto San Francesco e la città presepe per eccellenza. Vi aspettiamo dal 4 al 10 dicembre in piazza del Comune, e poi vorremmo fare delle mostre e delle attività che si snoderanno fino 2026, considerato che Fortini fu uno dei promotori della festa di San Francesco ma rilanciò anche il Punto assisi, come dimostra uno dei regali per la regina Giovanna di Savoia, che per le sue nozze ricevette un drappo o una coperta, realizzata dalle ragazze del laboratorio”.
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