Il premier Giuseppe Conte annuncia la fase 2 con una diretta; comincia ad allentarsi la fase del lockdown totale iniziata a metà marzo. Ma cosa prevede la fase 2, cosa cambia e cosa si potrà fare? Di seguito le principali indicazioni (post in aggiornamento). Come aveva spiegato il premier, “Si prospetta una fase 2 molto complessa. Dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni e fare il possibile per preservare l’integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato, perché l’imprudenza in questa fase può compromettere i sacrifici fatti finora”.
“Forza, coraggio, senso di responsabilità e comunità. Inizia la fase di convivenza col virus, nella fase 2 la curva del contagio potrà risalire, questo rischio c’è e dobbiamo assumercelo”, la premessa di Conte. Secondo il premier, “Nella fase 2 sarà importante mantenere le distanze di sicurezza, comportamento responsabile. Bisogna evitare che il contagio si diffonda: non bisogna mai avvicinarsi, rispettare le distanze di sicurezza, almeno 1 metro. Stare attenti anche con i parenti: almeno 1 contagiato su quattro è nelle relazioni familiari. Vogliamo tutti che il Paese riparta ma è necessario non ammalarci e la distanza sociale”.
“Anche il Governo ha un compito specifico – ha detto Conte – che è quello di mantenere la curva sotto controllo. Dovremo essere pronti per intervenire in modo rapido, efficace e tempestivo per tenere sotto controllo la curva epidemiologica. Non dobbiamo farci prendere dalla rabbia, dobbiamo pensare a cosa ciascuno di noi può fare: dobbiamo rispettare le raccomandazioni e programmare la ripartenza del Paese. Sarà una stagione di riforme, per cambiare radicalmente il Paese e le cose che non vanno”.
“Questo piano, la fase 2, parte dal 4 maggio, stilato dalla squadra di esperti. Nella convivenza col virus calmiereremo i prezzi delle mascherine, avremo un prezzo giusto ed equo per remunerare le imprese con un piccolo margine di guadagno. C’è forte impegno del governo per eliminare l’iva (sulle mascherine). Il prezzo sarà di 0.50 per le mascherine chirurgiche. Nell’ultimo consiglio europeo abbiamo ottenuto il recovery fund: la reazione all’emergenza sarà comune.
Un accenno anche al turismo, tema che interessa Assisi: “Gli operatori avranno bisogno di una robusta iniezione di fiducia e di denaro”, ha detto Conte. “La ripresa vedrà sostegno poderoso alle imprese. L’obiettivo avere più occupati non più sussidiati”. “Sono allo studio interventi” sulle imprese. “L’Italia non riparte se non ripartono le imprese. Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l’obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati”.
Capitolo spostamenti nella fase 2: “È fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”, è una delle prime indiscrezioni sulla bozza del Dpcm valido dal 4 maggio.
Dal 4 al 18 maggio rimarranno comunque i caveat agli spostamenti, solo per lavoro, necessità e motivi di salute. Ci saranno però spostamenti mirati per far visita a congiunti. Se però si ha febbre sopra i 37.5, si deve rimanere a casa e limitare al massimo i contatti sociali. “Non si potranno fare party privati”, ha aggiunto il premier. Ma riapriranno parchi e giardini pubblici, che però chiuderanno se non si potrà rispettare la distanza. Non è al momento chiaro se sarà ancora necessaria l’autocertificazione. Sicuramente sì per quelli fuori regione, mentre per quelli all’interno del Comune e della Regione c’è più incertezza. Ma dovrebbe comunque essere prevista, con l’aggiunta della motivazione delle visite ai familiari.
“Le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l’accesso contingentato”, prevede infatti la bozza del Dpcm in vigore dal 4 maggio, con le regole previste per la fase 2. Tornano anche i funerali; massimo 15 persone, rispettando le distanze di sicurezza e indossando le mascherine. Per quanto riguarda i ristoranti, al via la ristorazione con asporto: Si entrerà uno alla volta e cibo si consuma a casa. “Ma che nessuno pensi di poter fare assembramenti”, l’altolà del premier.
“La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto”, ha detto ancora Conte. Cosa riapre con la fase 2? Dal 18 maggio ci sarà la riapertura commercio al dettaglio, via libera anche al commercio ingrosso funzionale. Inoltre dal 18 maggio riaprono musei, mostre e luoghi culturali non ancora chiusi. Bar, parrucchieri, e attività di cura della persona, come gli estetisti, riapriranno il primo giugno. Le scuole invece non riapriranno: “Si riparte da settembre, c’è rischio calcolato in questo settore con il personale di una certa età”. La maturità sarà fatta (o meglio: si cercherà) in presenza e in sicurezza.
“Ci avviamo ad allentare un lockdown per il 4 maggio ma c’è un meccanismo in cui le Regioni, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull’andamento della curva epidemiologica e
sull’adeguatezza delle strutture”, ha detto il premier. Infine dal 4 maggio sarà permessa l’attività motoria ma solo individuale (a meno che non si tratti di minori o di persone diversamente abili) e la ripresa degli allenamenti per gli sport professionistici. Non è al momento chiaro se, e quando, ripartirà il campionato di calcio.
DPCM di fine aprile sulla fase 2: cosa cambia e cosa prevede (sintesi di un focus Ansa)
– EDILIZIA: ripartono domani le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’ export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico.
CANTIERI PRIVATI: Dal 4 maggio partono tutte le attività di manifattura, il commercio all’ ingrosso e i cantieri privati. In attesa sarà possibile preparare gli ambienti di lavoro.
– TAKE AWAY: Dal 4 maggio sarà consentito andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio.
– SPORT: può ripartire l’ attività motoria individuale anche distante da casa. Dal 4 maggio via libera anche ad allenamenti dei professionisti per le discipline individuali. Per gli sport di squadra l’ orientamento è quello di attendere il 18.
– I PARCHI E GIARDINI PUBBLICI: riapriranno il 4 maggio, ma solo se si possono rispettare le distanze sicurezza. Resteranno chiuse le aree per i bambini.
– NEGOZI E PARRUCCHIERI: Il commercio al dettaglio ripartirà il 18 maggio. Parrucchieri ed estetisti dovranno aspettare il primo giugno.
– RISTORANTI E MUSEI: I musei riaprono il 18 maggio. Ristoranti e bar il primo giugno. La Federazione italiana pubblici esercizi ha approvato un protocollo che prevede: un metro di distanza tra i tavoli, porte di ingresso e uscita differenziate, pagamenti preferibilmente digitali al tavolo, pulizia e sanificazione.
– MEZZI PUBBLICI: gli orari saranno rimodulati, i passaggi dei mezzi potenziati nelle ore di
punta. Le linee guida allo studio prevedono inoltre: termoscanner in tutte le stazioni e gli aeroporti, obbligo su tutti i mezzi di trasporto (dai treni alle navi, dagli aerei a bus e metro) del distanziamento dei passeggeri, mascherine, biglietti sempre più elettronici, contingentamento degli accessi nelle stazioni e negli scali.
– SPOSTAMENTI: dal 4 maggio sarà possibile far visita ai parenti, ma non saranno permesse le riunioni di famiglia. Resta il divieto di spostamento al di fuori della regione, “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.
– FUNERALI: nessun via libera alle messe. Dal 4 maggio saranno permessi i funerali, ma con la sola presenza dei familiari del defunto, per un massimo di 15 persone.
– SCUOLA: Gli studenti non torneranno sui banchi fino a settembre. Il governo sta lavorando per definire le modalità per far svolgere “in presenza, ma in piena sicurezza” gli esami di Stato.
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